Tutte le info sul più grande raduno dei devoti jacobei
Il 12 e 13 agosto Galati Mamertino ospiterà il primo raduno dei pellegrini di San Giacomo, due giorni di festa tra incontri, approfondimenti, mostre e momenti tra la natura per celebrare san Giacomo Maggiore, patrono del comune montano come di tante altre località dell’Italia centro meridionale.
La macchina organizzativa di Comune, parrocchia Santa Maria Assunta, gruppo San Giacomo e associazione Sicilia Jacopea, presieduta da Gianni Franchina, è già a lavoro sui momenti culturali, escursioni, visite guidate, trekking urbano e momenti di relax in piscina. I pellegrini avranno modo di raccontare le loro esperienze personali in cammino e dare un contributo per la crescita del culto di San Giacomo, spiegano gli organizzatori.
Il programma del 12 agosto
L’inizio del raduno è fissato per il 12 agosto alle 14 con la registrazione dei pellegrini cui saranno consegnate la credenziale e le necessarie indicazioni sulle modalità per usufruire delle strutture pubbliche per il pernottamento e saranno consegnati, ai richiedenti, i ticket per la consumazione dei pasti. Alle 16 don Vincenzo Rigamo impartirà la santa benedizione ai devoti e prenderà avvio una camminata lungo il tradizionale itinerario processionale galatese con visite guidate alle chiese e ai quartieri storici, culla della cultura popolare. Alle 19 si terrà un incontro-dibattito sui “Luoghi sacri di San Giacomo in Sicilia e pellegrinaggi” e in serata il concerto del complesso bandistico di Galati Mamertino
Il programma del 13 agosto
Giorno 13 agosto, giorno in cui fino al 1998 a Galati si celebrava la festa Patronale, dedicata a San Giacomo, dopo la colazione, è prevista un’escursione alle cascate del Catafurco. Nel pomeriggio, presso il parco Robinson: “Il mio cammino… libero racconto dei pellegrini”. Alle 18 la messa nella chiesetta dedicata all’Apostolo nell’omonima contrada e, dopo un rinfresco, l’approfondimento culturale con “Cunti e Canti di San Giacomo”, ascolto brani musicali inediti di composti autori locali, racconti, lettura di saggi e presentazione di un libro.
Per gli organizzatori il raduno vuole essere un momento di crescita spirituale e culturale attraverso lo scambio di esperienze fra persone che nella loro vita si sono messi in cammino per raggiungere qualsiasi luogo Sacro dedicato all’Apostolo ed anche dei devoti che, pur volendo, non hanno avuto ancora tale opportunità.
Per agevolare la partecipazione ai devoti con problemi di deambulazione l’organizzazione metterà a
disposizione una jolette (carrozzina idonea per andare sui sentieri). Per chi vorrà usufruire dei pasti del pellegrino è prevista una piccola quota di partecipazione alle spese.
I cammini di San Giacomo
Nel dibattito che si terrà durante il raduno si parlerà dei luoghi sacri e degli itinerari religiosi dedicati
all’Apostolo, come il “Cammino di San Giacomo” che collega Caltagirone a Capizzi, “U viaggiu i San Japicu” che si sviluppa ad anello attorno a Capizzi; il “Cammino delle Stelle” che parte da Collesano e si conclude a Galati Mamertino attraverso le comunità jacopee di Gratteri, Geraci Siculo Capizzi e della prospettiva di collegare il tutto con la chiesa Santa Maria Incoronata di Camaro Superiore a Messina, luogo santo di San Giacomo in Sicilia. Non mancherà uno sguardo sul “Cammino Maltese” che attraversa la Sicilia in direzione Santiago di Compostela.
I momenti culturali
Nel corso delle visite guidate alle chiese ci sarà un omaggio letterario di Cristiano Parafioriti, scrittore
galatese insignito di diversi premi di letteratura. Cunti e canti di San Giacomo, prevede, fra l’altro, la lettura di saggi su San Giacomo, la presentazione di quattro brani musicali scritti dal compositore locale Giacomo Fabio e la proiezione di un cortometraggio girato durante la rappresentazione teatrale itinerante “Giacomo il figlio del tuono, apostolo, pellegrino” che ha animato Galati Mamertino qualche anno fa.
L’impegno di don Antonio Cento e del professor Arlotta
Il mondo religioso-culturale jacopeo in Sicilia è in fermento e lo dimostrano anche i diversi eventi
organizzati in tutta l’sola e gli interessanti libri scritti da autori devoti al Santo e pellegrini. Tutto è partito dagli studi condotti dal professor Giuseppe Arlotta del Centro Studi Compostelani di Perugia, ospite di un convegno a Galati Mamertino nel luglio del 2003, e dall’impegno profuso dal compianto don Antonio Cento, della parrocchia di Camaro Superiore.