Domenica l'evento tra cibo, vino e l'omaggio a Rosa Balistreri
GALATI MAMERTINO – Una piazza trasformata per una sera in un palcoscenico sensoriale in cui cibo, musica e libri sono gli ingredienti per una esperienza fuori dal comune. Chef, cantine, musicisti, gli scrittrici e scrittori saranno protagonisti in un evento che mette al primo piano il piacere declinato sui cinque sensi. E’ questo lo spirito di “Sapori di notte” tra cibo, musica e cultura che si terrà domenica 27 agosto dalle 18.30 in piazza San Giacomo a Galati Mamertino.
Omaggio a Rosa Balistreri
La piazza che recupera il suo ruolo come luogo di confronto ma anche di convivialità e tutti gli appuntamenti previsti hanno questi obiettivi perché al piacere del palato associano il racconto, la spiegazione non didascalica, provano a disegnare una prospettiva. E la piazza torna a essere luogo di canti e cunti con un omaggio a Rosa Balistreri, la “cantautrice” siciliana che ha saputo raccontare, con un voce che resta indimenticabile, la rabbia e il riscatto di questa nostra terra. Un omaggio in due parti: la prima con la presentazione del libro “La mia casa è un’isola” scritto da Stefania Aphel Barzini. La seconda, con le canzoni di Rosa affidate alla voce appassionata di Oriana Civile. Il tutto all’ora dell’aperitivo a base di quattro grandi vini siciliani.
Un aperitivo che fa da spartiacque con la seconda parte della serata in cui il cibo avrà il suo ruolo più specifico: far stare a tavola per nutrirsi ma anche per apprezzare piatti che stimolano i sensi, fanno riflettere, propongono sapori antichi anche se reinterpretati e adeguati a una domanda nuova e che si rinnova costantemente.
Due grandi chef a confronto
Non uno show cooking ma un confronto sui piatti con i ristoratori galatesi preceduto da un dialogo con due chef che hanno saputo raccogliere lo spirito dell’innovazione tenendosi ancorati alla tradizione gastronomica siciliana e in particolare dei Nebrodi: da una parte Giacomino Drago, stella della cucina italiana negli Stati Uniti e in particolare a Los Angeles; dall’altra Gaia Campisi, chef dell’Antica Filanda, seconda generazione di una “scuola” di cucina che ha segnato lo sviluppo del settore in Sicilia ma non solo. Un ragionamento di identità e di prospettiva per la cucina certo ma anche per tutto ciò che sta alla base cioè gli ingredienti e dunque i prodotti, il territorio, la comunità. Che per una sera si raccoglie a tavola, in piazza, per confrontarsi e discutere anche su questo. Con leggerezza.