La Sovrintendenza di Messina conferma l'importanza del ritrovamento nella chiesa del Rosario di Galati Mamertino. Il Comune: studi in corso
Arrivano conferme dell’importanza storico culturale del ritrovamento nella Chiesa del Rosario, dove i lavori di manutenzione hanno rivelato un antico pavimento, databile probabilmente a prima del 1500.
“E’ vero il ritrovamento di un pavimento precedente all’attuale, lo stesso è stato ritrovato a seguito di saggi ordinati all’inizio concreto dei lavori. Il pavimento è a circa 40 – 45 cm sotto l’ultimo calpestio ed è un pavimento in cotto acromo del tipo “a quartieri” , con ottagoni e quadrelle “a tozzetto”- La datazione è da definire dopo la certezza di una catalogazione sistematica. – spiega il funzionario della Sovrintendenza di Messina Antonello Pettignano, che segue i lavori diretti dall’architetto Giusetta Cavolo.
“Resta ovvio che le decisioni di cantiere vanno assunte in sintonia tra alta sorveglianza, direzione lavori, impresa, ente appaltante ed ente proprietario. Nello strato sub pavimentale sono ovviamente presenti sepolture a fossa e forse una cripta, pieni di antichi accumuli detritici. Su queste anche si assumerà una decisione di cantiere dettata anche dalle economie. Si auspica di voler accettare la riservatezza del cantiere necessitata anche dalle leggi vigenti. Potrà in seguito proporsi una giornata di visita culturale protetta che consenta la visita a cantiere aperto”, conclude Pettigano.
Anche il Comune di Galati si è impegnato a seguire i rilievi alla Chiesa con attenzione. Il vice sindaco Vincenzo Amadore spiega che il cantiere dell’Isa – la società di Mistretta che si è aggiudicata l’appalto e che per prima ha chiesto i saggi sul ritrovamento – va avanti e che le operazioni di catalogazione fanno parte dei lavori. “Si è proceduto a realizzare dei saggi sulla muratura e sulla pavimentazione e sono emersi dei ritrovamenti importanti ed è in corso un’attività di catalogazione da parte della direzione dei lavori e dell’ alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali – precisa Amadore.
“Da tale attività scaturiranno le decisioni sul prosieguo dei lavori ed eventualmente sull’esecuzione di ulteriori saggi. Non possiamo rilasciare alcuna dichiarazione specifica al momento, stante la delicatezza e l’importanza della catalogazione scientifica dei ritrovamenti, che deve trovare sostegno in dati storici reali. È di tutta evidenza che è complicato dirimere fra dati storici e tradizione tramandata oralmente, essendo la Chiesa frutto della stratificazione storica di diversi manufatti di epoche molto diverse. Ci esprimeremo, insieme agli uffici comunali, solo al termine di un percorso scientificamente valido. Abbiamo comunque piena fiducia nelle professionalità impegnate nelle attività relative a questi lavori, professionisti di provata esperienza e competenza” , conclude il vice sindaco.
Nei giorni scorsi la Pro Loco Galati Mamertino – presieduta da Calogero Emanuele – ha lanciato una pubblica iniziativa per la valorizzazione e la salvaguardia del ritrovamento, in attesa delle decisioni ufficiali.