Galati Marina ostaggio della burocrazia. Il Comitato: "Ormai sdegnati e delusi"

Galati Marina ostaggio della burocrazia. Il Comitato: “Ormai sdegnati e delusi”

Francesca Stornante

Galati Marina ostaggio della burocrazia. Il Comitato: “Ormai sdegnati e delusi”

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venerdì 16 Ottobre 2020 - 08:00

Il comitato "Salviamo Galati Marina" vuole sapere la verità: il progetto è davvero fermo perché manca un documento?

«Una Valutazione di Impatto Ambientale attesa da mesi, tassello fondamentale per far partire i lavori di protezione della costa, una procedura che pare sospesa a tempo indeterminato poiché sembrerebbe che manchi ulteriore documentazione necessaria per formularne l’esito.

E’ inaccettabile che ancora si lascino i cittadini a brancolare nel buio e nessuno dia risposte certe. Dopo le illusioni degli ultimi mesi in cui il traguardo sembrava vicino, ma dove noi siamo andati con i piedi di piombo a dichiararci soddisfatti, oggi si fanno i conti con la dura realtà». 

Con preoccupazione e rammarico, il Comitato “Salviamo Galati Marina” sono amareggiata per l’assurda situazione di stallo che si è creata sul progetto che dovrà mettere in sicurezza il litorale. Nel frattempo un altro inverno è alle porte e già le prime mareggiate di stagione sono tornate a mostrare la fragilità di quella zona.

Ricordano che ormai da anni si parla di questo progetto di messa in sicurezza per il litorale di Galati Marina-S. Margherita e ricordano anche che non si tratta del ponte sullo Stretto, bensì di un’opera di ben più piccola portata. Tra l’altro finanziata e con gara d’appalto esitata, oltre che di estrema urgenza non economica, ma per la salvaguardia di una comunità. Mentre chi dovrebbe avere le competenze di fare, per il bene dei cittadini, non opera con la pragmaticità richiesta dal caso e Galati trema.

«Il danno al momento è fatto, un’altra stagione è stata persa e nei prossimi mesi gli abitanti dovranno tornare a fare i conti con le mareggiate, e la già flebile economia a scontrarsi con una realtà desolante che ogni giorno si spopola e impoverisce sempre di più, e nessuno sembra se ne preoccupi. Di chi è la colpa? di chi ha fornito la documentazione? Della Commissione che sembra non abbia richiesto integrazioni e pare che silenziosamente abbia messo tutto da parte?

Lo sdegno è ormai giunto al limite dell’immaginabile, di chi sia la colpa oggi per gli abitanti è quasi irrilevante, agli stessi interessa l’obiettivo finale: salvarsi».

Un commento

  1. Secessione……!!! Si organizzi anche a Galati un referendum.. Rivolgersi al comitato di Mari e Monte (….rigatoni????), il problema è che non li conosce nessuno (!!???)…….”quasi certamente”…..

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