Tra gli eventi, un convegno con le pro loco e la presentazione di audioguide
GALLODORO – Entusiasmo, volontariato, tutela e valorizzazione dei beni culturali sono state le parole cardine dell’edizione 2021 della Notte della Cultura di Gallodoro. L’evento in realtà si è articolato su due giornate: durante la prima ha avuto luogo la presentazione dei QrCode donati da Archeoclub; il giorno dopo, si è tenuto un convegno nel quale alcune delle Pro Loco più attive del territorio si sono confrontate sulle strategie di tutela del patrimonio culturale.
Ad organizzare la Notte della Cultura è stato il Comune di Gallodoro, in collaborazione con la parrocchia Maria SS Assunta, Archeoclub Area Jonica Messina e Lions Club “Letojanni-Valle d’Agrò”, col coordinamento di Salvatore Mosca.
QrCode su tutti i monumenti principali
“Grazie all’impegno di Ketty Tamà e Salvatore Mosca, siamo felici di aver potuto dotare anche i beni culturali di Gallodoro con le audioguide a QrCode, dopo aver completato Roccafiorita, S. Alessio ed altri monumenti di Casalvecchio, Scifì, Limina. È un progetto che funziona e proseguirà”, ha detto Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Ionica Messina, nel presentare, sabato scorso, i pannelli con i QrCode che consentiranno l’attivazione immediata, tramite un semplice cellulare ed attraverso la piattaforma izi.travel, delle audioguide per la chiesa Madre, Gonfalone antonelliano, palazzo Reitano e le chiese di S. Nicola, S. Sebastiano e S. Maria Maddalena.
Dopo i saluti iniziali in chiesa del sindaco, Alfio Currenti, e del parroco, don Daniele Truscello, ha avuto luogo la “passeggiata” attraverso le vie paese con quattro ragazze di Gallodoro che hanno fatto da guida attraverso quattro monumenti: Laura D’Allura (la chiesa Madre ed il Gonfalone), Antonella Bartolotta (chiesa S. Nicola), Maria Stracuzzi (S. Sebastiano) e Catena Lo Turco (S. Maria Maddalena).
“Pro loco e associazioni per una valorizzazione con sinergia ed entusiasmo”
In piazza Maria SS. Assunta, il Comune ed Archeoclub hanno chiamato a raccolta alcune pro loco per confrontarsi su “Entusiasmo e patrimonio culturale, fondamento delle comunità locali”, moderato da Filippo Brianni e Ketty Tamà. Brianni, aprendo l’incontro, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra enti e associazioni per raggiungere risultati apprezzabili. Un concetto ribadito anche dal sindaco Alfio Currenti (“ben vengano iniziative come queste, importanti per le nostre comunità”) e dal presidente Lions, Filippo Salvia (“siamo pronti e disponibili ad ogni collaborazione per la promozione del nostro patrimonio culturale), oltre che da don Daniele Truscello nell’evidenziare l’importanza dei beni culturali, che sono spesso anche beni religiosi, nel riscoprire l’identità di un territorio.
L’intervento introduttivo è stato affidato al socio Archeoclub e coordinatore della Notte della Cultura, Salvatore Mosca, il quale è intervenuto su “una nuova nozione di tutela partecipata, integrata e democratica”. Dopo aver indicato le varie fasi attraverso le quali, nell’ultimo secolo, si è passati da un concetto di tutela statico e proveniente dall’autorità statale ad un concetto dinamico (soprattutto grazie all’art. 9 della Costituzione e i principi dettati dalla Convenzione di Faro), che si coniuga indissolubilmente con quello di valorizzazione e che ha i cittadini, non più come semplici destinatari, ma come protagonisti attivi del processo di individuazione, tutela e promozione del patrimonio artistico e culturale.
Ketty Tamà si è anche soffermata sul concetto di “entusiasmo”, vero motore delle comunità locali, e sul progetto QrCode che serve ai visitatori, ma anche ai locali, affinché ci sia sempre l’occasione di confrontarsi con le bellezze di cui il territorio dispone.
Subito dopo, spazio alle pro loco di Forza d’Agrò-Scifì, Casalvecchio e Letojanni, le quali, oltre ad evidenziare le attività svolte nei loro ambiti, hanno anche lanciato idee e proposte sul ruolo delle pro loco.
Pina Colosi, dirigente della pro loco di Forza d’Agrò-Scifì, oltre ad uno spumeggiante video che sintetizzava Forza d’Agrò e Scifì, si è soffermata sulle potenzialità del settore ambientale; Andrea Miano, segretario a Casalvecchio Siculo, ha evidenziato le difficoltà delle pro loco dei piccoli comuni se non si aprono alle altre realtà territoriali, mentre Franco Nicita ha proiettato e descritto alcune “chicche” artistiche del suo paese (pavimento e acquasantiera di S. Onofrio, palmento greco, resti del carcere e vasi romani); Piero Corona, presidente della pro loco di Letojanni ha posto l’accento sulle potenzialità delle pro loco nel contesto sia locale che nazionale, e sull’importanza di fare rete per fornire al territorio benefici soprattutto dal notevole flusso turistico di cui dispone il bacino Taormina-Giardini-Letojanni.
Le conclusioni sono state affidate a Ninuccia Foti, presidente dell’Osservatorio Beni Culturali dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, la quale ha fatto presente come il dibattito abbia messo in evidenza anzitutto un nuovo concetto di valorizzazione ed in secondo luogo la necessità che le moderne strategie di valorizzazione passino da una sinergia pubblico privato divenuta ormai indispensabile.