Varie le fasi che il team ha dovuto superare in questi mesi: a giugno la selezione italiana per accedere al campionato internazionale, a settembre la fase 2D, poi la 3D, a novembre la costituzione delle alleanze, evento in videoconferenza con le altre squadre, che ha abbinato l’Istituto cittadino ad altre due squadre statunitensi Team Kuhlschrank del New Jersey e Haverhill Robotics del Massachussets. Ultima e più difficile, la fase dell’ingresso alle finali che la squadra di nuova formazione ha superato brillantemente.
Dopo mesi di intenso lavoro, anche quest’anno, la squadra Wall-E 3.0 dell’I.I.S. Verona Trento arriva in finale classificandosi terza nella graduatoria mondiale. Gli italiani sono presenti in svariate alleanze finaliste, ma i giovani messinesi si sono classificati r prima di tutti gli altri istituti Industriali del territorio nazionale. Le squadre partecipanti sono più di cento e provengono, oltre che dagli Stati Uniti, dall’Europa (Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Grecia, Romania, Irlanda, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Belgio), dalla Russia, dal Messico e dall’Australia.
La gara quest’anno si chiama SpySpheres e il software che i giovani programmatori produrranno nelle prossime settimane sposterà nello spazio, in assenza assoluta di gravità, i micro satelliti spaziali prodotti dalla NASA( National Aeronautics and Space Administration) denominati SPHERES (Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites). Con il team leader Davide Ventaglio si sono mossi, dapprima incerti, ma poi sempre più competitivi, Davide Segullo, Vittorio Gatto, Manuel Fleri, Alessio Donato, Maurizio Raneri, Giuseppe Venuto, Emanuel Sorrenti, Francesco Santoro, Davide Dell’Acqua.
Gli alunni messinesi, come tutti quelli delle scuole che hanno guadagnato l'accesso alla finale, accompagnati dai loro mentor, prof.ssa Eliana Bottari e prof. Giovanni Rizzo, potranno assistere agli incontri della finale grazie ad un collegamento in diretta tra MIT (Massachusetts Institute of Technology) (Boston) e ISS (Stazione Spaziale Internazionale) .
Varie le fasi che il team ha dovuto superare in questi mesi: a giugno la selezione italiana per accedere al campionato internazionale, a settembre la fase 2D, poi la 3D, a novembre la costituzione delle alleanze, evento in videoconferenza con le altre squadre, che ha abbinato l’Istituto cittadino ad altre due squadre statunitensi Team Kuhlschrank del New Jersey e Haverhill Robotics del Massachussets. Ultima, e più difficile, la fase dell’ingresso alle finali che la squadra di nuova formazione ha superato brillantemente.
Grande esperienza, dunque, per questi studenti che devono velocemente accrescere le proprie competenze nell’ambito informatico, linguistico, matematico, fisico, organizzativo, strategico.
Fiato sospeso fino al 18 gennaio, quando si terrà la finale nello spazio in presenza degli astronauti di bordo.