Il presidente del Consiglio comunale: "La discussione in aula sarà la prossima settimana e i toni della senatrice sono sgarbati sul piano istituzionale"
MESSINA – Mancata nomina del Garante dei detenuti e “silenzio del Comune”. Il presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi, risponde alla senatrice Dafne Musolino. L’avviso è stato pubblicato il 26 marzo e la prossima settimana è previsto l’approdo nell’aula consiliare, precisa.
Ecco il punto di vista di Pergolizzi: “La nota pubblicata dalla senatrice Dafne Musolino, ex assessora del Comune di Messina, poco garbata nei toni assunti tra istituzioni e decisamente non condivisibile nei contenuti, impone alcuni brevissimi cenni di replica. In primo luogo, con riferimento alla nomina del Garante dei detenuti, è appena il caso di rammentare che il sottoscritto, nella qualità di presidente del Consiglio Comunale, già il 28 settembre 2023 aveva invitato gli uffici preposti a predisporre gli atti amministrativi propedeutici alla designazione. E il 26 marzo, non certo per l’odierno, tardivo, intervento della senatrice, è stato pubblicato il relativo avviso, mentre la proposta di deliberazione approderà in Consiglio comunale la settimana prossima”.
E ancora: “La senatrice afferma di essere stata l’unica a interessarsi della questione, pur estranea alle sue deleghe assessoriali. Ma, se così fosse, viene spontaneo chiedersi come sia stato possibile che l’ex assessora, tanto nella Giunta De Luca quanto in quella Basile, non sia riuscita, nonostante la nota tenacia, a incidere in alcun modo su una questione di portata tanto significativa per lei da richiedere un intervento a distanza di quasi due anni dalle sue dimissioni da assessora”.
Continua Pergolizzi: “Decisamente poco garbata sul piano istituzionale risulta, infine, la nota della senatrice nella parte in cui sono criticamente e genericamente menzionati eventi, concerti, attività gastronomiche e ricreative, organizzati dall’amministrazione. Attività che, con tutta evidenza, nulla avendo a che vedere con i singoli adempimenti menzionati nella nota, né, men che meno, con la “lotta all’illegalità”, vengono evocati a scopo meramente propagandistico. Il tutto con toni polemici che stridono fortemente con il grande apprezzamento che, invece, i messinesi stanno sempre di più manifestando nei confronti di tali iniziative”.
Conclude il presidente del Consiglio comunale: “Ogni altra generica e sgarbata critica all’impegno che questa amministrazione, in piena continuità con la precedente amministrazione De Luca, ha sempre profuso contro l’illegalità, contro tutte le illegalità, peraltro con il supporto dell’ex assessora Musolino, non merita davvero ulteriori commenti. Ai messinesi sono ben chiari gli enormi progressi che, anche sotto tale profilo, sono stati compiuti nell’interesse della città”.
Musolino: “Basile ha ignorato le sollecitazioni delle due Camere penali”
A sua volta, la senatrice di Italia Viva Musolino, in una controreplica, critica sempre “il silenzio di Federico Basile sulla questione, come su molte altre da me sollevate sui servizi sociali. Silenzio rispetto alle numerose sollecitazioni pervenute da parte del presidente della Camera penale di Messina ‘Erasmo da Rotterdam’, avvocato Filippo Mangiapane”.
“Mancano la pubblicazione dei beni confiscati alla mafia e l’Osservatorio comunale antimafia”
“Mi risulta – continua la senatrice Musolino – che per almeno un anno il presidente della Camera penale abbia sollecitato il sindaco a intraprendere iniziative inerenti la legalità e il carcere a Messina, in linea con molti esempi di altre città. Appelli che si sono ripetuti fino allo scorso dicembre. Lo stesso disinteresse è stato riservato anche alle sollecitazioni ricevute da parte del presidente della Camera penale Pisani, avvocato Bonny Candido, che ha invitato, seppur informalmente, il sindaco alla nomina del Garante, ricevendo in cambio la risposta che si trattava di un atto di competenza del Consiglio”.
La presidente di Italia Viva per la Città metropolitana di Messina, e responsabile per il Pnrr, parla ancora di “assordante silenzio su carceri e legalità che da Basile si rispecchia anche su Pergolizzi, visto il tono della nota di quest’ultimo in risposta alla mia. Pergolizzi mi accusa di essere sgarbata ma si allinea all’atteggiamento dell’amministrazione, che continua a non pubblicare i dati sui beni confiscati alla mafia, mentre alcuna spiegazione viene fornita sulle ragioni della mancata costituzione dell’Osservatorio comunale antimafia”.
Sempre l’ex assessora lancia un’altra critica: “Ricordo, peraltro, che a dicembre dello scorso anno in occasione della rappresentazione teatrale organizzata dall’Arcidiocesi e interpretata dai detenuti, non mancò il messaggio di congratulazioni del presidente della Repubblica, ma dall’amministrazione comunale e dal sindaco Basile si registrò l’ennesimo silenzio, forse perché troppo impegnati nell’organizzazione dei concerti e dei mercatini del Natale per rendersi conto di ciò che accadeva”.
“Il Consiglio comunale non ha aperto un dibattito sul tema legalità dopo l’aggressione a Giardina”
La senatrice si rivolge ancora a Pergolizzi: “Gli consiglio vivamente di ricordarsi che la carica di presidente del Consiglio comunale impone imparzialità sui temi dell’amministrazione, ragione per la quale dovrebbe evitare di parlare come un dirigente di partito e impegnarsi ad assolvere ai suoi compiti senza invocare pretesi ritardi dovuti a non meglio specificate ragioni. Il tutto considerato che l’attività del consiglio comunale, al netto delle sedute della Commissione sul Ponte di Messina, non mi sembra così convulsa da avere impedito per due anni di affrontare i temi della legalità in città”.
Conclude Musolino: “Dopo gli spari alle attività della via Palermo avvenuti l’estate scorsa e le numerose operazioni delle forze dell’ordine per il contrasto allo spaccio di droga in città, mi sarei aspettata che in Consiglio comunale si aprisse un dibattito sul tema che io avevo già sollevato lo scorso mese di ottobre in occasione dell’aggressione al comandante Giardina. Ma allora come adesso, l’unica risposta che l’amministrazione riesce a fornire è una sdegnata nota di protesta che, ancora una volta, si prodiga nell’offendere chi osa manifestare un pensiero diverso ma non è capace di entrare nel merito delle questioni”.
Vedremo se il sindaco Basile intende replicare.
DIAMOGLI TUTTI I DIRITTI POSSIBILI….. TANTO HANNO RAGIONE LORO