Le dichiarazioni dell'allenatore del Messina Ezio Raciti dopo la vittoria esterna: "Lo schema del primo gol? Provato una sola volta"
AGROPOLI – Le parole del tecnico biancoscudato al termine dell’importante match vinto in trasferta contro la Gelbison. Felice del risultato ma mantiene alta la guardia in vista della sfida, parimenti importante contro la Fidelis Andria di settimana prossima. Attenzione anche all’infermeria che potrebbe riempirsi, saranno da valutare infatti le condizioni di Ibo Balde e Kragl.
“Questa non era una vittoria scontata, abbiamo sofferto. Siamo stati – dichiara Ezio Raciti – più cinici sfruttando le occasioni che abbiamo avuto. Sappiamo dove abbiamo sbagliato e dove dobbiamo migliorare. I ragazzi avevano preso questo impegno con Cirino nostro magazziniere che aveva fatto gli anni in settimana e gli avevano promesso la vittoria”.
Lo schema del primo gol
“Sul primo gol abbiamo provato lo scherma sabato mattina, Cinelli si occupa dei calci piazzati e gli ho detto proviamola. L’abbiamo provata una sola volta sabato ed è riuscita e ho detto basta poi la riproviamo domenica. Quando hai giocatori di qualità è più facile fare schemi, è più facile fare tutto, poi se c’è gente che sa calciare è tutto più semplice. I giocatori di qualità sono quelli che ti alzano il tasso tecnico, ma senza dimenticare chi in mezzo al campo ti corre per tre che sono altrettanto fondamentali.
Le condizioni di Kragl e Balde
“Kragl ha preso un pestone sulla caviglia, gli è stata fatta una fasciatura per evitare che si gonfiasse l’arto, nelle prossime quarantotto ore sapremo di più sull’entità dell’infortunio. Ibo (Balde, ndr) ha avuto un problema nel pre partita non è partito titolare ma non sarebbe comunque entrato a partita in corso – conclude l’allenatore del Messina – per non rischiarlo”.
Al di là di come finirà il campionato bisogna dare il giusto merito, senza se e senza ma, al mister che da quando è arrivato ha ravvivato l’ambiente. Senza dimenticare che lo stesso mister lo scorso campionato ha guadagnato la salvezza.