Troppe battaglie per la trasparenza, Zuccarello sfiduciato dai colleghi del Pd

Troppe battaglie per la trasparenza, Zuccarello sfiduciato dai colleghi del Pd

Rosaria Brancato

Troppe battaglie per la trasparenza, Zuccarello sfiduciato dai colleghi del Pd

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sabato 01 Marzo 2014 - 17:34

Il capogruppo dei Progressisti Democratici Daniele Zuccarello avvia una battaglia per la trasparenza nella partecipate, come Messinambiente Ato e Atm e viene sfiduciato dai colleghi del Pd: "Prende spesso le distanze dal partito è diventato incompatibile", scrivono Simona Contestabile e Francesco Pagano. Il renziano replica: "Questa decisione è la prova di un vuoto politico che contraddistingue un vecchio modo di far politica e che fa male al Pd" e annuncia una conferenza stampa.

Da settimane ha messo il naso dove non doveva, facendo uso della “capacità ispettiva” del ruolo di consigliere e chiedendo carte, dati, chiedendo conto a Messinambiente, Ato 3 e Atm, su spese, consulenze, sprechi. Per il suo dossier su Messinambiente è stato anche ascoltato dai magistrati che coordinano l’inchiesta. Puntuale quindi, per Daniele Zuccarello, esponente del Pd, è arrivata dai colleghi la sfiducia da capogruppo dei Progressisti Democratici….

Probabilmente, in una città dove i patronati e la vecchia cara clientela sono gli unici modi per far politica, l’aver toccato i tasti sbagliati ha un costo, e una sfiducia etero diretta la dice lunga sull’incapacità di cambiare metodi.

Ma andiamo ai fatti. I due consiglieri comunali del gruppo Progressisti Democratici (lista collegata al Pd alle amministrative 2013), Francesco Pagano e Simona Contestabile, attraverso una lettera al presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile ed al segretario generale Antonino Le Donne, comunicano la sfiducia al capogruppo Daniele Zuccarello, renziano, contestandone “il merito e l’operato” e sottolineandone “l’insuperabile compatibilità con il resto del gruppo”.

Secondo la Contestabile e Pagano, l’ormai ex capogruppo avrebbe troppo spesso preso le distanze dal resto del Pd, come si evince da verbali di Consiglio e di Commissione, seguendo posizioni basate su un “personalismo non più condivisibile”.

Evidentemente, si deduce, il resto del Pd non concorda sulla necessità di far chiarezza sulle zone d’ombra delle partecipate, da anni vera spina nel fianco dei bilanci ma comodi e affollati carrozzoni clientelari e non può essere neanche pensabile che un consigliere la pensi diversamente.

Da luglio, quando cioè è stato eletto capogruppo, Zuccarello, non avrebbe mai convocato riunioni con i due colleghi, che hanno sempre appreso le sue iniziative o direttamente in Aula o dalla stampa.

“Siffatte circostanze- concludono Francesco Pagano e Simona Contestabile- al perpetrarsi di un atteggiamento sordo ai moniti degli altri componenti del gruppo e senza alcuna legittimazione, essendo venuta meno qualunque forma di rappresentanza e rappresentatività, hanno portato alla spiacevole ma irrevocabile decisione di sfiduciare il capogruppo”.

Nei prossimi giorni sarà annunciato il nome del nuovo capogruppo dei Progressisti Democratici.

A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’interessato: “Prendo atto- scrive Zuccarello- dell’iniziativa dei consiglieri Contestabile e Pagano, che piuttosto che condividere con me le battaglie di trasparenza e di proposta che sto portando avanti utilizzano artatamente il regolamento del Consiglio per proporre una mozione che ha solo il sapore amaro del vuoto politico che contraddistingue un modo arrogante, becero o obsoleto di fare politica e del quale gli elettori ne accusano il rigetto. Continuo a prendere le distanze da questi modi di fare politica perché fanno male al Pd che è anche il mio partito”.

Nella replica l’ex capogruppo Zuccarello annuncia, su mandato dei Progressisti Democratici (movimento che fa capo al gruppo di Nicola Barbalace) una conferenza stampa per dare la sua versione dei fatti e rilanciare l’attività politica del gruppo.

Quanto accaduto è anche il segnale di un modo riduttivo d’intendere il ruolo di Consigliere comunale, limitandolo alla redazione di interrogazioni e interpellanze, più confacenti ad un consigliere di quartiere. Non appena qualcuno si discosta dal binario, cercando anche di rispondere a quel mandato conferito dagli elettori, viene attaccato dal resto del gruppo. Resta da chiarire perché avere orientamenti distanti da quelli del Pd ( che in Aula hanno una maggioranza quasi bulgara) possa essere fonte di sfiducia e non di semplice “divergenza di opinioni”.

Di recente poi Daniele Zuccarello,con una nota dei Progressisti Democratici, firmata anche da Nicola Barbalace, ha preso le distanze, indicandone i motivi, dall’appello presentato al Cga in merito alle amministrative 2013.

A margine c’è un’ultima osservazione, da collegare alle recenti vicende in casa Pd dello Stretto, come l’esito delle primarie regionali ed il 73% di voti per l’ex segretario regionale Giuseppe Lupo, candidato di Francantonio Genovese, nonché le polemiche legate alla gestione della segreteria provinciale di Basilio Ridolfo, divenuta con il passare dei mesi “poco unitaria” rispetto alle premesse.

Tutti gli ultimi movimenti ed esiti delle urne dimostrano chiaramente che il Pd di Messina è saldamente in mano a Genovese ed ai fedelissimi.

Se qualcuno aveva pensato il contrario dovrà ricredersi e le mosse di questi giorni vanno in questa direzione. La sfiducia di Zuccarello, renziano, oltre ad avere una regia che non è in casa dei Progressisti Democratici, rientra in quest’ottica di ristabilimento dei confini. Gran parte dei consiglieri comunali Pd sono genovesiani di ferro, e sfiduciare chi ha intrapreso un percorso diverso, toccando precisi interessi nei feudi clientelari, rientra in questa logica di ripristino dello status quo. Nello scacchiere non può esserci una pedina fuori posto, soprattutto se questa va a ficcare il naso dove non deve.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. Zuccarello non piangere per la decisine assunta dai tuoi colleghi di partito, perchè sei stato l’unico capace di dimostrare perchè percepisci gli emolumenti (i “soddini”).
    Mi auguro che tu abbia il coraggio di andare sino in fondo, sii convinto di quello che stai facendo.
    Gli altri dimostrano quello che sono: schiavi del potere genovesiano e nulla più.

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  2. Zuccarello chi?

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  3. Zuccarello continua così. Spero che gli elettori si ricordino di questi fatti alle prossime elezioni.

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  4. Ma chi sono i due consiglieri comunali Simona C O N T E S T A B I L E e Francesco P A G A N O, cosi allergici a sapere le cose delle partecipate di Palazzo Zanca? Di Simona CONTESTABILE, genovesiana di ferro, sappiamo che il papà, Rosario Contestabile, è un importante e conosciuto dirigente sindacale, il responsabile della CISL FUNZIONE PUBBLICA del Comune di Messina, infatti ha trasmesso alla figlia Simona la passione per i trasporti pubblici, la consigliera è componente della relativa commissione. La nostra consigliera è arrivata alla ribalta per una polemica del segretario comunale UDC, Carmelo Santalco, il quale chiese conto dell’incarico a Simona Contestabile, ex componente del CDA AMAM, da parte dell’ATOME3, di € 20.000 per sei mesi, incarico poi revocato da Barresi, vedi link per notizie giornalistiche più dettagliate http://www.carmelosantalco.it/news.asp?id=182. Il collegamento seguente è per ristabilire la par condicio, la conosciamo meglio con una sua intervista http://www.imgpress.com/notizia.asp?idnotizia=51192&idsezione=2
    Di Francesco PAGANO sappiamo poco, le notizie sono del blog COMUNI E CITTA’, è nato il 14 Marzo 1972 a Messina, Formazione: Licenza media superiore, Categoria professionale: Lavoratori Forestali, Lista civica collegata a Francantonio Genovese.

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  5. Del gruppo del PARTITO DEMOCRATICO a Palazzo Zanca ho già scritto come di un’armata brancaleone, diviso politicamente, rispecchia lo stato del partito in città. Contestabile e Pagano sono genovesiani di ferro, un’anomalia nel panorama del PARTITO DEMOCRATICO siciliano e nazionale, non contano nulla nella direzione nazionale, sono al bivio, sottomettersi al potente Matteo RENZI, l’uomo all’apice del potere politico, dove resterà per anni, oppure scegliere una delle tante formazioni del CENTRODESTRA. Hanno poco tempo per decidere, comunque accetto scommesse, sceglieranno Matteo RENZI.

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  6. letterio.colloca 1 Marzo 2014 19:25

    Questa città è diventata un corpo pieno di metastasi;un corpo che può risorgere soltanto dopo la CREMAZIONE che-spero- solo la Magistratura può portare avanti.Vanno bruciati-anche penalmente-i “fedelissimi” che coadiuvano a nascondere gli scheletri negli armadi dei loro PUTRIDI feudatari.
    Mi rivolgo a D. ZUCCARELLO per ringraziarlo, da ONESTO MESSINESE, per la sua opera di PULIZIA MORALE e non solo, che ha iniziato -aiutato,spero,da seri magistrati e presto dai NOS- SOLITARIO e RIPUDIATO dal suo stesso partito (che si qualifica ancora come covo-feudo di malaffare) una impresa titanica di SANIFICAZIONE dal malcostume partorito da questo mostro.
    Messina ha bisogno di veri figli come D. Zuccarello; non di mezzeseghe servili disposti a cedere anche l’anima a servizio di chi, da SEMPRE e nell’ombra,offre prova di scorrettezza, marciume morale e ….tutto per soldi( come se non ne avesse ricevuto già da sessant’anni fa!!!) o per PATOLOGICA MEGALOMANIA( …fatti non foste…. come BESTIE).
    Grazie,sig. ZUCCARELLO,NON SARA’ PIU’ SOLO:MESSINA ONESTA AVEVA VERAMENTE BISOGNO DEL SUO ESEMPIO.TANTI ALTRI ONESTI LE SI AFFIANCHERANNO.

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  7. B R A V I S S I M O Z U C C A R E L L O, ho degli amici nel PARTITO DEMOCRATICO, sono rinfrancati dalla tua battaglia sulla trasparenza delle partecipate, mi dicono di non aver paura, di andare per la strada intrapesa, ti darà buoni frutti politici, invece la raccolta dei frutti la vedo messa male per Simona CONTESTABILE e Francesco PAGANO.

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  8. Non ce la posso fare, lei è una risorsa per l’umanità!

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  9. imprenditore messinese 2 Marzo 2014 09:05

    Le parole finali della giornalista Brancato sono il miglior commento nei confronti del vergognoso tentativo di isolamento che all’interno del partito democratico si sta tentando nei confronti di Zuccarello, reo di voler chiedere un po’ di pulizia tra le partecipate di questa città. La Contestabile è il prototipo delle nuove leve della macchina clientelare genovesiana. Una ragazza che ha venduto la sua intelligenza e la sua morale in cambio di una notorietà che la farà passare alla storia per una delle tante portatrici di voti che non hanno contribuito ad alcun miglioranto della città se non quello delle sue tasche! Peccato! Le do un consiglio: legga “Un uomo “, di Oriana Fallaci , e poi chieda a se stessa se è veramente questa la condotta politica che vuole e che sognava di avere.

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  10. Sfiducio chi sfiducia..semplice…

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  11. ” L’abitudine della tangente è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice. E’ un’abitudine che non viene da Dio: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto!
    E quest’uomo, amministratore, lo portava, ma come?
    Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco!
    E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità!
    E questo è un peccato grave! ”

    Papa Francesco

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  12. Ammiro Daniele Zuccarello perchè si sta battendo per la trasparenza nella partecipate, Messinambiente, Ato3, Atm. Mi fa rabbia sapere che viene sfiduciato dai consiglieri del Pd, perchè prende le distanze dal partito e dichiarato “INCOMPATIBILE” da Simona Contestabile e Francesco Pagano. Fa bene a tenere una cconferenza stampa perchè la città vuole sapere e conoscere la verità. Ai due consiglieri dico che il loro modo di concepire la politica non li farà andare lontano ed alle prossime elezioni saranno trombati come quei consiglieri che avevano fatto casa a Palazzo Zanca dopo oltre dieci anni! Meditate consiglieri, meditate!

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