Partecipando alla marcia dei sindaci il parlamentare ha invitato i deputati a sostenere il ddl che entro un mese potrebbe approdare in Aula
“La verità è che non siamo considerati Italia. Le ex Province della Sicilia vengono considerate di serie B. Nel resto d’Italia il prelievo forzoso rientra sotto forma di contributi dello Stato, in Sicilia no”. Il parlamentare di Forza Italia Nino Germanà è l’unico presente alla marcia dei sindaci e sin da quando era deputato all’Ars ha provato a trovare una soluzione al “pasticciaccio” dei governi Renzi e Crocetta sul prelievo forzoso. Nel luglio scorso ha poi presentato un disegno di legge con il quale si chiede l’abolizione del prelievo forzoso e la restituzione delle cifre sborsate finora.
Meno di un anno dopo, a dispetto delle dichiarazioni d’intenti del sottosegretario Villarosa lo scorso 22 febbraio a Palazzo dei Leoni, quel ddl è l’unico elemento concreto che può arrivare al traguardo. In questo momento infatti non ci sono decreti del governo o proposte normative alternative.
“Non è il mio ddl, ho sempre fatto appello trasversalmente a tutti affinchè diventasse una proposta collettiva per la Sicilia- prosegue- In questo momento grazie alla vice presidente della Commissione Bilancio Stefania Prestigiacomo è stato calendarizzato, si sono tenute le audizioni. Il fatto importante è che Forza Italia ha scelto di utilizzare la quota che spetta alla minoranza proprio per questo ddl. Avrebbero potuto puntare su altre proposte, invece hanno compreso quanto importante sia per i diritti dei siciliani l’eliminazione del prelievo forzoso”.
In Commissione sono stati ascoltati il governatore Musumeci, gli assessori Armao e Grasso, il Ragioniere di Stato. Entro il 3 maggio dovranno essere presentati gli emendamenti e nelle scorse settimane ne sono stati predisposti diversi. In queste ore anche i sindaci metropolitani De Luca, Pogliese ed Orlando, stanno predisponendo ulteriori modifiche ed integrazioni per i passaggi successivi. E’ probabile che ad inizio estate il ddl approdi all’esame del Parlamento.
“Non è l’unica soluzione- conclude Germanà– ma è l’unico atto concreto che in questo momento può salvare le ex Province e porre fine ad una situazione drammatica e ad una disparità intollerabile. Non commento neanche le proposte del governo nazionale che ho già definito indecenti. Annunciare di voler spostare risorse già destinate alla Sicilia per lo sviluppo come spesa corrente è una presa in giro. Quanto alle dichiarazioni del sottosegretario Villarosa ha dimostrato di essere confuso, se davvero vogliono fare un decreto lo facciano, se ne hanno il tempo e se il presidente Mattarella lo consente. Ma allo stato dei fatti, come ripeto da mesi, la via percorribile, se facciamo squadra, è questo ddl”.
IL VIDEO FACEBOOK DELLA PARTECIPAZIONE ALLA MARCIA