Fondi Fas, politica locale compatta. PdL: risorse per alluvione e risanamento

Fondi Fas, politica locale compatta. PdL: risorse per alluvione e risanamento

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mercoledì 13 Luglio 2011 - 12:15

Capurro e gli altri rappresentanti azzuri a palazzo Zanca hanno definito un ordine del giorno rivolto al sindaco Buzzanca, affinché bussi nuovamente alla porta del ministro Fitto. Chiofalo di SeL: «Sosterremo iniziative di mobilitazione anche da svolgersi oltre lo Stretto»

In molti speravano che quella per l’ottenimento dei fondi Fas potesse diventare una “battaglia del territorio”. In primis tutti quei comitati che da mesi insistono sulla necessità di continuare l’opera di messa in sicurezza al territorio, da Giampilieri a Scaletta, dalla zona tirrenica ai Nebrodi. Finalmente qualcosa in questo senso sembra muoversi davvero. Lunedì la presenza compatta di tutti i capigruppo consiliari alla Provincia di Messina: insieme Mpa, Udc, Pd, PdL, Idv ed altri. Un segnale di unità mirato principalmente a fare sentire una voce unica, oggi soffocata: quella dei morti del primo ottobre 2009 e di chi ancora paga sulla propria per quei disastri ambientali. La destinazione di 45 milioni dei fondi Fas alla Gesip di Palermo non è stata digerita da nessuno nella nostra città e in provincia. Uno sgarbo troppo grosso per essere accettato, perfino da chi veste la stessa casacca partitica degli organi decisionali protagonisti di una scelta sciagurata e offensiva.

Così, dopo la presenza del capogruppo del PdL a palazzo dei Leoni, Angelo Passaniti, alla “conferenza del rispetto”, anche i consiglieri comunali del Popolo della Libertà si mobilitano presentando un ordine del giorno sull’argomento. Nel documento si chiede al sindaco Giuseppe Buzzanca di farsi portavoce presso il governo nazione, ed in particolare con il ministro Raffaele Fitto, volendo considerare il trasferimento dei fondi per le aree sottosviluppate per Messina. Fitto, solo qualche settimana fa, aveva rassicurato gli enti locali messinesi in merito all’arrivo delle risorse, evidenziando come in accordo con le regioni si stava lavorando per non perdere tanti fondi che invece sarebbero state utilizzati per le opere più urgenti nell’ambito dell’attuazione del piano del Sud.

Alluvione ma anche risanamento dalle baracche. Si ricorda infatti, contestualmente, come il Comune di Messina, non avendo certezza dei trasferimenti necessari, non è oggi nelle condizioni di programmare ulteriori fasi di progettazioni a completamento della fase di sbaraccamento: «Un processo necessario – si legge – per restituire così, per un verso, dignità ai nostri concittadini che ormai da troppi anni vivono in una condizione di disagio sociale e civile, e dall’ altro restituire alla città porzioni di territorio di notevole pregio urbanistico». Capurro, Chiarella, Nicolosi, Fazio, Conti, Ticonosco, Magazzù, Spicuzza, Saglimbeni, Grifò, Iannello, Cocivera e Burrascano evidenziano come il governo regionale non abbia più stanziato nel proprio bilancio, a partire già dal 2010, alcune delle somme previste dalla normativa in materia di risanamento per la città di Messina, ad integrazione del fondo previsto dalle leggi regionali. «Oltre ai suddetti fondi – aggiungono gli esponenti azzurri – è necessario attingere ai fondi ordinari che permetterebbero alla città di Messina di utilizzare 2 tipi di finanziamento che contribuirebbero ad una accelerazione delle operazioni di risanamento ed a fruire di quelle aree che strategicamente una volta sbaraccate restituirebbero un nuovo volto alla città».

Sul trasferimento di fondi Fas a Palermo, interviene anche il segretario provinciale di SeL, Salvatore Chiofalo: «Unanime è stata la condanna e l’indignazione di tutti i comitati pro-alluvionati a cui si è aggiunta anche quella importante della Cgil e di tanti organi di informazione – scrive -. Sinistra Ecologia e Libertà difende, con tutte le proprie energie, la dignità della nostra gente e le prerogative del nostro territorio e ritiene che tutte le persone di buona coscienza che per fortuna ci sono in tutti gli schieramenti politici, debbano sobbalzare per alzare e rendere visibile la protesta dando vita ad una straordinaria, imponente e pacifica manifestazione da tenersi a Messina sede naturale delle tragedie e delle plateali promesse non mantenute. Saremo a fianco di chi è ferito nella dignità e come cittadino anche a sostegno di iniziative di mobilitazione, promosse all’insegna del rispetto delle regole democratiche, eventualmente, da svolgersi oltre lo stretto». Una presa di posizione in vista della manifestazione che dovrebbe tenersi nelle prossime settimane a Roma, annunciata dai comitati alluvionati e dai consiglieri provinciali.(E. Rigano)

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