No agli inceneritori, si alla strategia Rifiuti Zero: gli accorintiani scrivono a Crocetta

No agli inceneritori, si alla strategia Rifiuti Zero: gli accorintiani scrivono a Crocetta

No agli inceneritori, si alla strategia Rifiuti Zero: gli accorintiani scrivono a Crocetta

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sabato 29 Ottobre 2016 - 16:02

Dopo la protesta dei cittadini della Valle del Mela a Palermo per dire no all'inceneritore, anche i consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal Basso hanno deciso di scrivere al governatore per ricordare le battaglie contro questo tipo di sistema e che i progetti per la gestione rifiuti erano altri.

No agli inceneritori. Sì alla strategia Rifiuti Zero. I tre consigliari comunali di Cambiamo Messina dal Basso scrivono al presidente della Regione Rosario Crocetta per ribadire quel secco no che giovedì i cittadini della Valle del Mela sono andati a urlare direttamente a Palermo. Una battaglia contro gli inceneritori che dovrebbero sorgere in Sicilia, uno in provincia di Messina. Le firme in calce sono quelle di Ivana Risitano, Maurizio Rella e Cecilia Caccamo, manca all’appello la capogruppo Lucy Fenech.

“Il 20 Luglio 2016 la Regione Sicilia ha approvato il Piano Regionale dei Rifiuti Solidi Urbani che prevede la costruzione di tutta una serie di impianti indispensabili per risolvere definitivamente il problema della gestione rifiuti in Sicilia. Nell’adottare il Piano la Regione ha proposto una variante che inserisce la costruzione di sette piccoli inceneritori di nuova generazione. Il Piano del 2012 non prevedeva la realizzazione di inceneritori a caldo ma esclusivamente tutta una serie di impianti in grado di soddisfare l’intero fabbisogno della Sicilia, permettendo a tutte le città di allinearsi agli obiettivi di legge e di rispettare la Gerarchia dei Rifiuti. Con questa variante, che attende di essere approvata dal Ministero, uno dei sette inceneritori (un inceneritore di rifiuti speciali) potrebbe essere costruito nella Valle del Mela, a “beneficio” dei centomila abitanti della zona già duramente provati dalla presenza della raffineria e dell’elettrodotto. La notizia della variante ha provocato una mobilitazione di massa dei comuni della Valle del Mela che tramite petizioni popolari, delibere di Consiglio Comunale e proteste al Palazzo dei Normanni hanno espresso il loro netto e risoluto dissenso alla costruzione di qualsiasi inceneritore.

Anche la posizione della nostra città è molto chiara al riguardo. Infatti, il nostro Consiglio Comunale, il 20 Novembre del 2013, ha approvato una delibera con la quale ha scelto per la città di Messina di aderire alla Strategia Internazionale “Rifiuti Zero”, strategia che esclude categoricamente qualunque forma di incenerimento dei rifiuti e che punta alla loro diminuzione, alla massima differenziazione possibile e al riciclo. Se verrà approvata dal Ministero, la variante al piano del 2012 costituirà un reale rischio per l’ambiente e per la salute pubblica per il nostro territorio e senza dubbio essa entrerà in conflitto con la scelta, chiara ed inequivocabile, della città di Messina di sposare una strategia a forte impronta ecologica, sostenibile per il nostro pianeta. I cambiamenti climatici e le conseguenze catastrofiche non consentono più di derogare rispetto alla necessità di cambiare stile di vita, di non ammorbare più l’aria con polveri sottili, di impegnarsi a ridurre i consumi, a riciclare, a recuperare. È di un paio di giorni fa l’allarme lanciato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, che evidenzia che siamo prossimi al punto di non ritorno, che il 2016 è stato l’anno più caldo di sempre, che i livelli di concentrazione di anidride carbonica non solo non scendono ma saranno destinati a perdurare per molte generazioni”.

Alla fine della lettera, Ristiano, Caccamo e Rella, concentrano le richieste indirizzate a Crocetta: “Le chiediamo di rispettare la scelta che la città di Messina ha fatto, sposando la Strategia Rifiuti Zero, sia a tutela dei processi democratici e del diritto di autodeterminarsi, sia a tutela della Madre Terra. Le chiediamo quindi di adoperarsi, anche con ordinanze contingibili ed urgenti, alla costruzione immediata degli impianti di compostaggio per la città metropolitana di Messina e per tutta la Sicilia; e di accelerare le procedure per la realizzazione di tutti gli impianti necessari al fine di raggiungere gli obiettivi di legge che prevedono il 65% di differenziata. Ad oggi, infatti, non è stato ancora avviato l’iter per la costruzione di nessun impianto per la nostra città metropolitana, che ne risulta totalmente sprovvista”.

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