Il sindaco replica alle accuse di aver aumentato le tariffe sui rifiuti: “Decisioni prese dall'ex amministrazione e dal commissario, e non più revocabili”. I rincari dovuti ai costi per il conferimento a Catania e per la raccolta differenziata parziale.
“Sereni, sempre! Anche quando ti accusano di avere “avallato il salasso” degli aumenti legati ai rifiuti, determinati invece da scelte legate alla precedente amministrazione e al commissario”. Non ci sta Roberto Materia, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, ad essere additato come responsabile degli aumenti della TARI, che verranno discussi giovedì prossimo in consiglio comunale. Il primo cittadino ha replicato duramente all’articolo di un quotidiano locale, spiegando le sue ragioni.
Perchè, dunque, gli oneri della gestione dei rifiuti, che vanno ripartiti per intero tra i cittadini, passeranno dagli attuali 5,2 a 7,8 milioni di euro? “Esiste una gara pubblica” – spiega il sindaco, – “depositata dall’ex Commissario presso la Prefettura di Messina, e specificatamente all’UREGA (Ufficio Regionale Gare e Appalti), in cui il Comune si impegna ad attuare tali aumenti da ribaltare ai cittadini. Per chi non è pratico di Pubblica Amministrazione, informo che tale atto non è più modificabile”. Gli aumenti sono dovuti soprattutto ai costi di trasporto dei rifiuti indifferenziati fino alla discarica di Catania e a quelli del servizio di raccolta differenziata.
“Il piano rifiuti deliberato, non certo in questa legislatura” – continua Materia – “prevede aspetti a mio parere inefficaci. Ne esplicito solo due, promettendo di essere più esaustivo nel prossimo futuro:
– le isole ecologiche sono presenti in pochissimi Comuni d’Italia, e già in tali luoghi si sta procedendo a delle variazioni poiché le stesse non sono per nulla funzionali;
– la raccolta differenziata copre solo una minima parte della città e costa 42 mila euro al mese, 500.000,00 euro circa all’anno, che paghiamo noi sotto forma di imposte. Se la raccolta differenziata serve per tutelare l’ambiente ed abbattere le bollette, mi sembra si sia molto, ma molto lontani dall’obiettivo”.
La discussione si sposterà adesso in consiglio comunale; alcuni consiglieri hanno già alzato la voce, ma il sindaco sembra deciso ad andare per la sua strada: “Oggi scrivo per affermare in maniera netta e decisa che non ho avallato alcunché, ma ho purtroppo dovuto prendere atto. Ciò che posso realmente fare è trovare formule nuove per abbattere queste ulteriori tasse, frutto evidente di difficoltà datate nel tempo a livello locale, provinciale e regionale”.
Giovanni Passalacqua