Ecco le strategie dei prossimi 4 anni. Prevista una spesa di 147 milioni, subito differenziata al 65%

Ecco le strategie dei prossimi 4 anni. Prevista una spesa di 147 milioni, subito differenziata al 65%

Francesca Stornante

Ecco le strategie dei prossimi 4 anni. Prevista una spesa di 147 milioni, subito differenziata al 65%

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lunedì 01 Dicembre 2014 - 01:02

Abbiamo analizzato il nuovo Piano Aro varato dall'amministrazione Accorinti due settimane fa e che definisce il futuro del quadriennio 2015-2018 in tema di rifiuti. Obiettivi principali: ridurre i costi, eliminare i cassonetti, portare la differenziata in un anno al 65% e gestire in house il servizio.

Un documento corposo, centinaia di pagine che definiscono strategie e obiettivi per i prossimi quattro anni, tabelle, grafici, cifre e tutti i numeri della gestione rifiuti messinese. Da quelli del passato a quelli di oggi, che negli ultimi tempi hanno molto fatto discutere soprattutto per i costi troppo alti a fronte dei servizi resi, fino ad arrivare ai numeri di domani, a quelli a cui si punta per diventare davvero una città a “Rifiuti zero”. L’amministrazione Accorinti due settimane fa ha approvato il piano Aro, cioè il Piano di intervento per la gestione dei rifiuti che con la costituzione delle Aro (Area raccolta ottimale) riporta direttamente nelle mani dei Comuni un settore sempre caldissimo (vedi articolo correlato). Abbiamo provato ad approfondire i dettagli di questo Piano, partendo proprio da quelli che sono gli obiettivi da raggiungere. A cominciare dal fatto che, secondo le previsioni, con le azioni previste nel Piano si raggiungerà il 65% di raccolta differenziata nell'anno 2015, mentre con le azioni da attuarsi in nell’arco temporale di quattro anni si realizzeranno tutti gli obiettivi individuati, con concreti vantaggi economici ed ambientali.

A dettare le regole sono la normativa nazionale e regionale in tema di rifiuti e in base a questi si punta a passare da un sistema di raccolta stradale ad uno “di prossimità”, cioè il porta a porta, che si fonda sulla responsabilità dell'utente, con ricadute positive sul decoro urbano per la scomparsa del cassonetto stradale, sulla qualità del rifiuto per la tracciabilità della sua provenienza, sulla emersione dei soggetti conferitori e sul sistema della attribuzione del costo del servizio e della tariffazione.

Il piano è stato elaborato dall’ATO Me 3 SpA in gestione Commissariale regionale, validato dal Dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità del Comune, Domenico Signorelli, e prevede una spesa complessiva per il quadriennio 2015 -2018 di € 147.643.871,06.

Per comprendere bene in che modo si articolano le strategie previste bisogna però partire dal presente e dunque avere un quadro chiaro della situazione odierna. L’attuale sistema di raccolta differenziata della città di Messina è un sistema di tipo stradale (aggiuntivo) completato dalla raccolta selettiva del cartone, di una raccolta intensiva di suppellettili, ingombranti, legnosi e RAEE e dall’attivazione di 7 centri comunali di raccolta. E’ stato realizzato un impianto di selezione delle frazioni secche provenienti da raccolta differenziata di capacità 10 ton/giorno (gestito oggi dalla Società Messinambiente); è in corso di realizzazione un impianto di selezione delle frazioni secche provenienti da raccolta differenziata di capacità 100 ton/giorno su un area coperta di 2500 mq; è stato attivato un mini centro di raccolta in località Castanea; sono in corso di attivazione 5 mini centri di raccolta; sono stati attivati ulteriori 2 centri di raccolta gestiti direttamente dal gestore. Tale sistema avendo raggiunto tassi di raccolta differenziata pari al 7% al 31 dicembre 2011 presenta ancora possibilità di miglioramento, da qui la necessità di procedere all’attivazione di un sistema integrato in tutte le parti del territorio cittadino.

Ecco dunque le azioni da mettere in campo già nel corso di questo 2014 che volge al termine: acquisizione di mezzi ed attrezzature per l’attivazione del porta a porta con il finanziamento già ottenuto da 4.507.380 euro; potenziamento del sistema di raccolta degli imballaggi in vetro sia presso le utenze domestiche (sistema stradale con campane) che presso le utenze non domestiche (porta a porta); potenziamento degli attuali sistemi di raccolta che sono destinati a particolari
categorie di utenti (GDO, Supermercati, grandi utenze commerciali ed artigianali); implementazione dei mini centri di raccolta già in dotazione all’amministrazione.

Per il periodo 2015-2018 si è assunto un livello di produzione dei rifiuti che sia in continuità con l’andamento degli ultimi anni (riduzione), assumendo valori pari a quelli stimati per l’anno 2014 (pari a ton. 109.500) dal primo anno (anno 2015) e successivamente rilevando valori approssimativamente più bassi per il periodo 2016-2018.

Ma vediamo nel dettaglio che peso avrà ogni singola strategia.

Compostaggio domestico

In città sono già state distribuite oltre 1.500 compostiere domestiche. Il contributo del compostaggio domestico può assumere un rilievo significativo nell’ambito del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, ed una sua adeguata promozione è in grado di generare diversi effetti “virtuosi”. Va anzitutto evidenziato che il compostaggio domestico consente di risparmiare non solo sul conferimento (come nel caso delle raccolte differenziate), ma anche sulla raccolta dei rifiuti, proprio per il fatto che l’attività viene integralmente gestita nell’ambito dell’unità familiare coinvolta.

Accordi con la GDO

Il ruolo della grande distribuzione organizzata (GDO) in Italia è cresciuto molto negli ultimi anni, soppiantando sempre più i distributori al dettaglio, detti anche piccoli esercenti.

Imballaggi in vetro

Per incrementare, da subito, la raccolta della frazione vetro stradale si dovrà procedere con l’attivazione del servizio con il posizionamento di campane, compatibilmente con i problemi di viabilità. Nell’ambito dello svuotamento delle campane il gestore provvederà anche allo svuotamento presso gli esercizi pubblici, ove verrà avviata una raccolta dedicata per i ristoranti, pub, bar, alberghi e grandi utenze con contenitore dedicato.

Raccolta Pile e Farmaci

La raccolta differenziata dei farmaci scaduti, pile esauste, accumulatori e siringhe abbandonate sarà svolta attraverso la raccolta presso le utenze commerciali specifiche (farmacie, negozi di elettronica, tabaccai. etc.). Presso tali utenze sono collocati i relativi speciali contenitori.

Raccolta Tessili

Sarà avviato uno specifico servizio su tutto il territorio comunale, avviato attraverso specifici contenitori stradali ubicati in punti di aggregazione facilmente fruibili dalle utenze.

Ingombranti

Il servizio di prelievo è organizzato secondo un sistema ad appuntamento concordato telefonicamente con il call-center. Altrimenti tali frazioni vengono recuperate con servizi dedicati su suolo pubblico (pulizia discariche, raccolta ingombranti, pulizia aste torrentizie). Fermo restando l’attività del numero verde, saranno attivati itinerari di raccolta per intercettare la frazione abbandonata su pubblica strada.Per quello che riguarda il sistema di avviamento dei rifiuti raccolti (a riciclo-recupero o a smaltimento) alcune decisioni strategiche sono state già prese, in forza della previsione del precedentemente Piano d’Ambito, che per la città di Messina aveva previsto la realizzazione di un impianto di selezione e valorizzazione delle frazioni secche provenienti da raccolta differenziata con una potenzialità di 100 ton/giorno. L’impianto è in via di ultimazione ed è presumibile che lo stesso sia in funzione già alla fine dell’anno in corso.

Il trattamento della frazione organica associata alla frazione verde provenienti dalla raccolta sarà garantito nella prima fase di avvio del sistema, attraverso l’utilizzo di impianti esistenti in attività siti in Provincia di Catania e successivamente (2° anno) dall’impianto di digestione anerobica che nascerà in Messina in località Mili Marina presso l’impianto di depurazione esistente. La distanza renderà difficoltosa, soprattutto a livello economico, la gestione del primo anno, ma ciò rappresenta una fase interlocutoria che si attenuerà gradatamente prima dell’avvio dell’impianto di Digestione Anaerobica presso il Depuratore di Mili Marina in Messina, già inserito nel Programma regionale per l’incremento del sistema impiantistico destinato alla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti, con uno stanziamento di €. 7.833.000,00.

Il trattamento della frazioni secche provenienti da Raccolta Differenziata, sarà garantito attraverso l’utilizzo del costruendo impianto sito in Contrada Pace nel Comune di Messina, per il quale l’ATO ME 3 ha ricevuto uno stanziamento finanziario di €. 9.064.000,00.

La gestione dei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti da Raccolta Differenziata, sarà garantita dagli attuali Centri di Raccolta Comunali RAEE che, previa convenzione con il Centro Coordinamento RAEE nazionale, avviano successivamente a recupero i suddetti rifiuti. La situazione attuale ha già raggiunto livelli ottimali di servizio.

La gestione dei vari rifiuti derivanti da altre tipologie di raccolta (Inerti, R.U.P. ed abiti usati), sarà garantita avviando a recupero e smaltimento gli stessi attraverso convenzioni con impianti autorizzati dislocati in posizione prossima al territorio di riferimento.

Il trattamento della frazione indifferenziata residua, sarà garantito nella prima fase di avvio del sistema, attraverso l’utilizzo delle attuali discariche autorizzate.
Ciò deve essere attenuato dall’avvio dell’impianto di Preselezione e Biostabilizzazione già autorizzato alla Società Messinambiente S.P.A., da sorgere in località Pace a Messina

Le azioni contenute nel presente piano devono essere analizzate dal punto di vista economico ed inserite quali costi del sistema, partendo da quella che è l’attuale situazione e prevedendo lo sviluppo dell’intero scenario. Il raggiungimento dell’obiettivo del 65% della raccolta differenziata sarà attuato attraverso azioni che oltre a rendere efficiente e stabile il sistema lo proiettano verso il raggiungimento di ulteriori obiettivi di salvaguardia ambientale. Obiettivo principale è quello di ridurre significativamente i costi del sistema che per l’anno 2013 sono stati stimati in complessivi €. 42.009.201,35, che incidono parametricamente in €. 173/abitante. L’ipotesi è di riuscire ad avere costi complessivi di gestione dei rifiuti di € 39.008.762,53 per l'anno 2015, € 35.316.962,35 per l'anno 2016, € 36.287.971,11 per l'anno 2017 ed € 37.030.175,07 per l'anno 2018.

L’amministrazione comunale però intende gestire il servizio in house, cioè all’interno, e per questo è stato effettuato un esame sulle risorse di personale, automezzi ed attrezzature attualmente in dotazione a Messinambiente, con raffronto delle stesse risorse con le dotazioni previste nel Piano di Intervento. Dai conteggi emerge che ci sono le condizioni per salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, in quanto si è previsto che il personale in forza alle Società partecipate del Comune, complessivamente pari a 579 unità, di cui 525 presso la Società Messinambiente S.p.A. (operante nei servizi del comune di Messina) e n. 53 presso la Società ATO ME 3 S.p.A., transiterà nella totalità dell'organico nella società affidataria dei servizi medesimi. Sarà il Dipartimento Provveditorato- Economato- Aziende Partecipate a dover provvedere ad adottare tutti gli atti propedeutici alla costituzione di una nuova Società di capitali che dovrà possedere i requisiti previsti dalle vigenti normative nazionali e rispondere ai principi generali dell'ordinamento europeo, in ordine all'affidamento in house dei servizi locali di rilevanza economica.

Nella relazione che accompagna il Piano vengono anche confrontati i costi della gestione in house rispetto a quella in appalto. Vediamo dunque che attraverso il sistema in house si prevede una spesa di: € 31.363.151,43 per il 2015;€ 30.969.789,32 per il 2016; € 32.017.379,87 per il 2017; € 32.945.205,78 per il 2018.

Ecco invece i costi previsti per la gestione in appalto: € 35.069.705,63 per il 2015; € 34.629.855,83 per il 2016; € 35.801.252,04 per il 2017; € 36.838.730,10 per il 2018.

Il ricorso all'affidamento in house comporta comunque la necessità della fornitura degli ulteriori automezzi necessari al servizio oltre quelli già in dotazione a Messinambiente SpA o previsti nel progetto "Porta a Porta” che, cofinanziato dalla Regione, prevede una quota a carico del comune per € 971.755,45.

L’analisi potrebbe ancora continuare ma sono questi i passaggi salienti del futuro della gestione dei rifiuti. Abbassare i costi, cambiare totalmente il sistema di raccolta, far sparire i cassonetti, avviare gli impianti, creare quel sistema integrato che trasforma i rifiuti i risorsa. Le carte dicono che in un solo anno si dovrebbe arrivare al 65% di differenziata, come impone la normativa. La strada per Messina sembra tutta in salita, i buoni propositi però a quanto pare ci sono.

Francesca Stornante

12 commenti

  1. Non vorrei sembrare pessimista ma…
    il Piano descritto è fantastico ma mi sembra eccessivo per il …Messinese medio.
    “Primo obiettivo: eliminare i cassonetti”: ma come, da un avita i cassonetti MANCANO e noi istituzionalizziamo questa situazione? E cosa peniamo che faccia il nostro amico Qualunquista, che si tenga i rifiuti in casa fino al momento della raccolta???
    “Compostaggio domestico”: il nostro amico Qualunquista non separa la carta dalla plastica e si tiene in casa “a munnizza” umida???
    Mi dispiace dirlo, ma mi sembra il solito refrain: grande idee luminose senza un minimo di aderenza alla realtà e di pragmatismo (purtroppo…).

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  2. Non vorrei sembrare pessimista ma…
    il Piano descritto è fantastico ma mi sembra eccessivo per il …Messinese medio.
    “Primo obiettivo: eliminare i cassonetti”: ma come, da un avita i cassonetti MANCANO e noi istituzionalizziamo questa situazione? E cosa peniamo che faccia il nostro amico Qualunquista, che si tenga i rifiuti in casa fino al momento della raccolta???
    “Compostaggio domestico”: il nostro amico Qualunquista non separa la carta dalla plastica e si tiene in casa “a munnizza” umida???
    Mi dispiace dirlo, ma mi sembra il solito refrain: grande idee luminose senza un minimo di aderenza alla realtà e di pragmatismo (purtroppo…).

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  3. Emigrante, non hai torto! il programma è fantastico! Aspettiamo un po’ e vediamo come andrà a finire! Verba volant scripta manent! ancora non sono fatti!è solo una questione di tempo alla fine per vedere come verrà gestito il tutto: costi per i singoli cittadini ecc. . Penso sia difficile esprimersi per una cosa che ancora non è del tutto in azione! Le sue obiezioni sono giuste! vedremo come finirà! Io voglio credere che il messinese cambierà!

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  4. Emigrante, non hai torto! il programma è fantastico! Aspettiamo un po’ e vediamo come andrà a finire! Verba volant scripta manent! ancora non sono fatti!è solo una questione di tempo alla fine per vedere come verrà gestito il tutto: costi per i singoli cittadini ecc. . Penso sia difficile esprimersi per una cosa che ancora non è del tutto in azione! Le sue obiezioni sono giuste! vedremo come finirà! Io voglio credere che il messinese cambierà!

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  5. ma dal 23 giugno 2013 in poi la differenziata non era già arrivata al 124,12% ?

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  6. ma dal 23 giugno 2013 in poi la differenziata non era già arrivata al 124,12% ?

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  7. Io vivo oramai in un paesino delle Marche che oggi ricicla 88% dei rifiuti che produce.
    Quindici anni fa, mi raccontano i miei vicini, il sindaco dovette fare la guerra per riuscire ad eliminare i cassonetti perché la gente li trovava molto più comodi.
    Oggi non è più così.
    Certamente attraverseremo un lungo periodo di passione a Messina, ma è anche vero che il solo modo per cambiare le cose è cambiarle.
    Non c’è altra via.
    Sono speranzoso ma anche realista.
    Non sarà questa generazione non sarà la prossima, ma dobbiamo iniziare.
    Sul programma nulla da dire, bellissimo.
    Speriamo che sia anche realizzabile però perché attualmente sembra una chimera.

    Salvatore

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  8. Io vivo oramai in un paesino delle Marche che oggi ricicla 88% dei rifiuti che produce.
    Quindici anni fa, mi raccontano i miei vicini, il sindaco dovette fare la guerra per riuscire ad eliminare i cassonetti perché la gente li trovava molto più comodi.
    Oggi non è più così.
    Certamente attraverseremo un lungo periodo di passione a Messina, ma è anche vero che il solo modo per cambiare le cose è cambiarle.
    Non c’è altra via.
    Sono speranzoso ma anche realista.
    Non sarà questa generazione non sarà la prossima, ma dobbiamo iniziare.
    Sul programma nulla da dire, bellissimo.
    Speriamo che sia anche realizzabile però perché attualmente sembra una chimera.

    Salvatore

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  9. poi si sono svegliati perchè passau u lattaru

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  10. poi si sono svegliati perchè passau u lattaru

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  11. …cari concittadini, per scrivere quel programma non ci vuole molto ! basta copiarlo dalle tante città italiane che lo hanno già adottato. Una limatina qui una limatina là ed è fatta !
    E’ applicarlo che è diffcile per una serie di motivi: dov’è l’azienda ??? dove sono i mezzi ??? dove sono i quattrini ??? e da ultimo, ma ci stanno i cittadini ???

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  12. …cari concittadini, per scrivere quel programma non ci vuole molto ! basta copiarlo dalle tante città italiane che lo hanno già adottato. Una limatina qui una limatina là ed è fatta !
    E’ applicarlo che è diffcile per una serie di motivi: dov’è l’azienda ??? dove sono i mezzi ??? dove sono i quattrini ??? e da ultimo, ma ci stanno i cittadini ???

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