Il Consiglio provinciale ha approvato l'adesione alla SRR (società di regolamentazione rifiuti) Area Metropolitana, prevista dal nuovo piano regionale dei rifiuti. "Entro fine dicembre gli Ato non esisteranno più, prima di allora dovremo essere in grado di attivare le nuove società", spiega l'assessore Bisignano. Domani nuova seduta.
Di scena nell’Aula di Palazzo dei Leoni le nuove SRR (società di regolamentazione dei rifiuti) previste dal nuovo Piano rifiuti regionale.
Il Consiglio Provinciale è chiamato a votare l’adesione alle SRR, in caso contrario scatterà l’arrivo del commissario. I tempi sono strettissimi perché entro il 31 dicembre dovranno essere mandati in soffitta i vecchi (si fa per dire…) ATO per essere appunto sostituiti dalle nuove società che non avranno compiti di gestione del settore ma di regolamentazione, differenza questa non da poco. Il termine del 31 dicembre indica che le SRR dovranno essere in grado di camminare con le loro gambe di gran lunga prima per evitare vuoti di gestione e caos in sede di applicazione di quanto previsto dal Piano regionale.
Ma la delibera d’adesione a Palazzo dei Leoni è incappata in numerose sedute di fila nella mancanza del numero legale, fatto questo che non è una novità, ma in questo specifico caso potrebbe comportare l’arrivo di un commissario.
Oggi in Aula è passato indenne solo il via libera ad una delle 3 SRR previste per Messina, la SRR Area Metropolitana (che include anche alcuni comuni della zona jonica). Domani il Consiglio tornerà a riunirsi per votare le altre due: SRR EOLIE ed SRR Messina Provincia.
“Il recepimento da parte del Consiglio della delibera non è né una vittoria né una sconfitta per l’amministrazione- ha tenuto a precisare in Aula l’assessore Michele Bisignano-ma semplicemente l’adesione a quanto previsto dal Piano regionale dei rifiuti. Un fatto obbligatorio, che se non viene votato, potrebbe comportare l’arrivo del commissario”.
L’assessore Bisignano ha partecipato a Palermo alle riunioni propedeutiche al varo di quanto previsto dalla nuova normativa, alla presenza del governo regionale, dei sindacati, di Confindustria e delle associazioni ambientaliste.
Il Piano è una rivoluzione “culturale” nella gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e d’impostazione di metodo per l’intera Sicilia e necessita di diversi passaggi. Le SRR, costituite in tutte le province sono uno di questi.
“Certo, avrei preferito per Messina più di tre società, dal momento che abbiamo 108 comuni, ma ovviamente non dipende da noi, sono state decisioni regionali. Poi, nelle fasi successive se alcuni comuni vorranno essere spostati da una SRR ad un’altra, sarà possibile, ma nel frattempo dobbiamo rispettare i tempi e non farci trovare impreparati. Le SRR tra l’altro non gestiranno direttamente ma dovranno bandire le gare, pertanto dobbiamo rispettare le scadenze”.
La Provincia di Messina sarà presente con una quota del 5% in tutte le SRR.
L’amministrazione provinciale, sin dalla prima seduta dedicata all’argomento, ha sottolineato come non si tratta di una “delibera di maggioranza” ma di un fatto che interessa la “maggioranza” del territorio e della popolazione. Votarla o bocciarla, così come far cadere il numero legale, non è una mossa pro o contro l’amministrazione, quanto un rischiare che sia alla fine un commissario ad acta a farlo, con una firma. In linea di massima, superato oggi lo scoglio del primo voto, domani non dovrebbero esserci problemi per le altre due SRR, anche se è bene aspettare l’esito della seduta consiliare.
Rosaria Brancato