Il segretario provinciale Pino, ha scritto alla direzione territoriale del lavoro e all’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, al dipartimento regionale dell’acqua e alla Srr di Messina. Il sindacato vuole che “si verifichi se si stiano rispettando le norme e gli accordi quadro per quanto attiene alla raccolta". E non solo
Ancora diatribe in merito alla gestione del servizio rifiuti. Il segretario provinciale della Fp Cgil, Carmelo Pino, ha scritto alla direzione territoriale del lavoro di Messina e per conoscenza all’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, al dipartimento regionale dell’acqua e alla Srr di Messina città metropolitana, chiedendo una visita ispettiva. Il sindacato vuole che “si verifichi se nell’Aro del Comune di S. Teresa di Riva si stiano rispettando le norme e gli accordi quadro per quanto attiene alla raccolta, allo spazzamento ed al conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. Abbiamo modo di ritenere – scrive Pino nella missiva – che ad oggi sia impegnata in quel Comune una mezza dozzina di lavoratori in più rispetto a quelli previsti e transitati dall’Ato Messina4 in comando, giusto accordo in sede di direzione territoriale del Lavoro di Messina del 26 aprile scorso. E non si capisce a quale titolo e da dove provengono e se ciò è legittimo”.
La Fp Cgil chiede inoltre di verificare “se nel Ccr (il centro comunale di raccolta) il personale sia formato e addestrato e sia regolarmente inquadrato nelle aree funzionali previste dal contratto nazionale di lavoro (Fise) settore privato così come previsto dal decreto ministeriale del 9 aprile del 2008”. Viene infine chiesto di “verificare se i carichi e l’orario di lavoro siano in linea con quanto previsto dalla normativa vigente”. L’esperto componente dello staff del sindaco per l’Ambiente, Santino Briguglio Polò, ha spiegato che “da quanto ho potuto verificare, non vi sono illegittimità. La ditta sta solo facendo fronte con personale a tempo determinato ad un incremento di servizi per luglio e agosto come peraltro fatto dall’Ato in passato. Per il resto va sottolineato che la Srr non ha pianta organica approvata dall’assessorato regionale e quindi non avrebbe potuto trasferire nessuno. E l’Ato è in liquidazione dal 2013 – conclude Polò – quindi non può fare alcun atto gestionale”.
C. Casp.