L’amministrazione Accorinti ha approvato il piano finanziario dell’Ato senza batter ciglio, lo stesso ha fatto il Consiglio comunale. Eppure in base alle somme previste in quel documento, Messina dovrebbe assomigliare a Lugano per pulizia e invece…
Il caos nei conteggi e le bollette praticamente raddoppiate hanno fatto scoppiare la rivolta nei confronti della Tares. Che per il momento è virtuale e va in scena solo sui social network, ma presto potrebbe diventare reale e concretizzarsi in una manifestazione di protesta da parte di tanti messinesi imbufaliti, costretti a pagare una tassa esosa ed iniqua , a fronte di un servizio scadente e di una città diventata una grande pattumiera, con sacchetti di immondizia che “ornano” praticamente tutte le strade di Messina.
Lasciando perdere la polemica sulla possibilità di restare in regime Tarsu, con la quale si sarebbe dovuto comunque coprire il 100% del costo della gestione dei rifiuti, è proprio sul costo del servizio che vogliamo tornare a concentrare la nostra attenzione, per sottolineare che se l’attuale amministrazione comunale ha qualche responsabilità non è quella di aver introdotto la Tares ma di aver approvato, senza batter ciglio, il piano industriale presentato dall’Ato3, che ha determinato una spesa totale per la gestione dei rifiuti di circa 44,5 milioni di euro , attraverso un elenco di voci che la giunta Accorinti non ha sentito la necessità di approfondire ed analizzare. L’esecutivo di Palazzo Zanca, infatti , non ha sollevato alcuna obiezione e ad ottobre ha dato il via libera al Piano finanziario 2013 presentato dall’ormai ex commissario liquidatore Michele Trimboli , allegandolo anche alla delibera sul piano tariffario, fatta approvare solo dal Consiglio comunale.
E se la giunta Accorinti si è fidata ciecamente dell’Ato3, altrettanto hanno fatto i consiglieri comunali, ad eccezione dell’esponente dei progressisti democratici Daniele Zuccarello, che ha tentato invano di accendere i riflettori sul piano finanziario redatto dalla società d’ambito.
Il risultato è che adesso quei 44,5 milioni di euro sono stati ripartiti nelle salatissime bollette recapitate ai messinesi, in base ai principi e ai criteri sanciti nel Regolamento Tares, venuto fuori dalla collaborazione tra Giunta e Consiglio comunale.
Nelle scorse settimane, vi avevamo già fornito i numeri e le cifre più significative del Piano finanziario dell’Ato3, ma abbiamo deciso di dare una “rispolveratina” alle tabelle contenute nel documento.
Il servizio vero e proprio costa al Comune esattamente 42.009.692,60 milioni di euro, a cui vanno aggiunti: i costi amministrativi di Accertamento, Riscossione e Contenzioso, pari ad euro 450.000,00 di cui euro373.000,00 per il personale, euro 77.000,00 per l’invio di ogni singolo utente dell’avviso bonario di pagamento; le agevolazioni e riduzioni tariffarie ( abitazione tenuta a disposizione per uso stagionale o uso limitato e discontinuo, locali diversi dall’abitazione adibiti ad uso stagionale,distanza cassonetto, riduzioni o esenzioni per soggetti indigenti) pari ad euro 1.067.984,60; un “fondo svalutazione crediti” per ammortizzare il rischio di mancata riscossione, per una cifra complessiva di 2 milioni di euro. Il costo complessivo della gestione dei rifiuti coperto dalla Tares ammonta ad euro 44.424.677,00.
Ma entriamo nel dettaglio delle principali voci del piano finanziario dell’Ato, che parte da una tabella generale relativa a costi di gestione, costi comuni e costi d’uso del capitale.
I costi di gestione ammontano ad euro 36.088.225,00 e sotto questa voce si raggruppano principalmente i servizi che riguardano l’igiene ambientale. Per lo spazzamento ed il lavaggio di strade e aree pubbliche vengono destinati 12.141.858,00 euro; per la raccolta ed il trasporto 10.558.502,00; per il trattamento e smaltimento 7.739.134; per la raccolta differenziata (che non c’è!) 3.665.085, per il trattamento e riciclo 606.423; per altri costi (ma non si specifica quali) 1.377.224.
Per i costi comuni sono stanziati invece 2.146.396, 00; mentre alla voce costi d’uso del capitale viene riportata una cifra pari 3.775.071,00 e in questo caso si tratta di costi bancari soprattutto per anticipazioni.
Analizziamo adesso più da vicino le varie voci e vediamo in cosa consistono in particolare i costi di gestione. La raccolta dei rifiuti dalle strade costa 8.708.4423,00euro; lo spezzamento manuale e meccanizzato (qualcuno ha mai visto un mezzo meccanico pulire le strade?) 9.073.862,00; la pulizia di fiere e mercati 1.189.845; la gestione della piattaforma di Pace 829.325,00. Anche la rimozione delle discariche abusive e dell’amianto ha un costo, quantificato dall’Ato in 1.048.484, 00a cui si aggiunge quello del relativo trasporto e deposito in discarica , che ammonta 2.520.905,00.La raccolta differenziata costa invece 4.191.03,00 euro . Rientrano in questa cifra gli 837.825,00 euro spesi per il porta a porta per le utenze commerciali e quel 1.053.545,00 euro per i centri di raccolta. L’Ato include nel Piano anche i cosiddetti servizi “vari”, tra cui la pulizia Cimiteri , che costa 992.418,00; la pulizia spiagge che si attesta sui 146.065,00; e la pulizia torrenti che ammonta a 132.352,00.Ma è quella relativa al costo del personale la cifra che supera tutte le altre, raggiungendo i 18.622.690,00 euro . Ci sono, infine, anche i costi previsti per il funzionamento dell’Ato3 , circa 3 milioni e annessi i servizi gestiti direttamente dall’Ato 3 e non da Messinambiente: 1.193.247,00 euro per manutenzione ville e aree a verde, 13.915,00 per monitoraggio e controllo della zanzara tigre.
In base alle somme stanziate nel Piano finanziario dell’Ato ed accollate ai messinesi attraverso la Tares, Messina dovrebbe assomigliare a Lugano per pulizia. Ma la realtà è tristemente un’altra. E allora qualcosa non torna… (Danila La Torre)
L’importante è che il messinese, ligio al dovere, sappia che oltre il 40% dell’importo ‘richiesto’ dall’avviso bonario (sic!) – soldi sottratti, magari, a ben più meritevoli e importanti scopi -, e costretto a versare coercitivamente, servirà a pagare stipendi.
Cara Danila LA TORRE,di TempoStretto si può dire,GIORNALISTE d’inchiesta CRESCONO. Mi sento parte della grande famiglia di TempoStretto,da qualche anno tento di COMUNICARE (qualche zucca vuota mi apostrofa maestrino,non ha capito niente),di questo verbo mi piace ricordare la sua etimologia,dal latino communis,che appartiene a tutti,condividere,mettere qualcosa in comune con gli altri,tu hai analizzato le cifre e li hai COMUNICATI ai messinesi. Non lo hanno fatto i Consiglieri Comunali,eletti dal popolo messinese sovrano,per fortuna in democrazia gli eletti non si possono mandare a casa,facciamolo alle prossime elezioni. Non lo ha fatto Daniele IALACQUA,per cui chiedo a RENATO sindaco di licenziare l’assessore,della cui scelta è il solo responsabile. Del tuo articolo condivido tutto,tranne una parte del titolo: SU CUI NESSUNO HA FIATATO. TempoStretto e mariedit non sono NESSUNO,siamo stati i primi a pubblicare il link dei costi del Piano Finanziario 2011,scovandolo nella rete,facendo riflettere sui costi della discarica e del personale,a fronte di una città sudicia da nascondersi per vergogna. Il prossimo passo è analizzare dettagliatamente quei € 18.622.690 destinati al personale,quanto ci costa un sorvegliante,un autista,un operatore ecologico di MessinAmbiente,abbiamo la possibilità di farlo,del personale amministativo di ATO ME 3 le cifre sono nascoste,non possiamo farlo. BRAVA
Non capisco perché in centro la spazzatura la tolgono mentre nelle zone più decentrate ci sono montagne di rifiuti per strada. Vedi villaggio SS. Annunziata. Se non mi sbaglio il costo del servizio e’ uguale sia che si abiti a piazza Cairoli sia che si abiti all’Annunziata. PERCHÉ’?
La città e’ sporca e fetida. Il tributo richiesto abnorme. La responsabilità di questo carico di costi e’ interamente dell’attuale amministrazione poiché nulla e’ stato fatto per contenere i costi e per regolamentare meglio la suddivisione degli stessi tra i cittadini.
Io ieri ho pagato la folle imposizione perché non sopporto rimandare i pagamenti, ma per la prima volta vivo la situazione con profondo disagio e crescente rabbia.
La palese incapacità degli attuali responsabili sta portando a storture incredibili. A raccontare questi fatti neppure ci si crede…
È poi ci si lamentava di chi definiva cloaca la città…
la spiegazione a tutto questo..?
magna…magna…magna…magna…magna…magna..magna…..
a parte le battute ( qualche volta a pensare male ci si azzecca)
Messina e’ sporca….interi quartieri sono sporchi..
credo che la Tares,in questo momento, serva a tappare buchi di
bilancio..ed evitare un possibile default…
comunque tutto questo,in queste latitudini..e’ ordinaria amministrazione…nulla di nuovo.
E con queste “PERSONALITA'”-saranno famose per le smarronate- c’è qualche illuso (di buon senso) che può immaginare che il PALAZZO applichi per il 2013 la Tarsu invece della raffazzonata Tares? Sono già note le “falle” che in essa sono state praticate, ch’è iniqua sic et simpliciter, disonestamente sperequata,………MA……………………………………………………….
In quel Palazzo nessuna PAGA i danni che procura alla collettività.
Sono assolutamente CERTO che i 40 personaggi eletti al Comune non sono in grado di “spulciare”, verificare e valutare un qualsivoglia documento/elaborato di natura legislativo-economico-finanziario ed i cui affetti si riflettono drammaticamente sui loro stessi elettori.
Conosco, direttamente, di taluni di costoro le “doti xxxxxxx”che consentono loro di mantenersi a galla da teste di…. legno e, naturalmente, producono solo straordinari atti di xxxxx.
Oggi la Tares.
Possono non essere xxxx (sono smentito dalla cronaca giudiziaria che,anche se lenta,li raggiunge comunque!);
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx lo sono certamente.
Mariedit, con estrema facilità, inchioda ognuno di loro alla IRRESPONSABILE IGNORANZA di cui sono portatori infetti;(sanno infatti biecamente obbedire ai loro pupari che pretendono di mantenere il pantano di vergogne in cui sguazzano!!!).
Provo ribrezzo a leggere lo schifo che costoro riescono a produrre senza doverne pagare il fio,neppure di natura morale perché sono individui assolutamente privi di etica.
BRAVO Mariedit e TI RINGRAZIO PER IL TUO SAPERE CHE -CRISTIANAMENTE- METTI A DISPOSIZIONE DI NOI TUTTI, STAI TENTANDO DI CREARE UNA COSCIENZA CIVICA, CONCRETAMENTE OFFRI LA CONSAPEVOLEZZA CHE VIVIAMO L’APOTEOSI DELLA……ARROGANTE IGNORANZA PRODUTTRICE DI xxxxx e danno. …..è tutta assisa sugli scranni.
Messina è sporca ? No, sono sporchi i messinesi.
È questa la triste realtà di una città lurida per mano degli stessi cittadini che giornalmente lasciano sulla strada di tutto, pacchetti di sigarette vuoti, fazzoletti di carta usati, imballaggi di vario genere, beni durevoli e materiale elettronici dismessi, autoveicoli abbandonati lungo le strade, lastre di eternit e materiali di risulta e altro ancora.
Allora?
La soluzione al problema è quella di lasciare che la sporcizia arrivi ai piani alti degli edifici, solo così il cittadino messinese parteciperebbe attivamente all’igiene cittadina.
Parola di Gatto.
Di questi articoli c’è ne vorrebero uno al giorno, tanti sono i problemi che affligono Messina. E’ vero che si era già parlato dell’enorme spesa e che l’assessore non è intervenuto, così come i consiglieri che hanno pensato solo ad aiutare qualche categoria a danno di altre come ha ben spiegato Mariedit in un commento, è il massimo che sanno fare. Ma io credo che la colpa è di tutta la giunta, perchè la squadra vince o perde insieme ed il primo responsabile è il presidente, nel ns. caso il Sindaco. Lui si doveva battere per cambiare qualcosa, doveva dare un segnale ai messinesi onesti, anche minimo,doveva dirci che si stava facendo una porcata, doveva impegnarsi, comunicarci che avrebbe fatto fare la qualsiasi per scovare i moltissimi evasori per spalmare le somme. Invece silenzio, hanno scelto, tutti, la strada più semplice, come sempre: mi hanno detto che questa è la spesa, pagate. Poi la beffa, riordino delle deleghe ai Dirigenti ed il responsabile per le entrate tributarie(vedi la voce tributi non riscossi) resta lo stesso: Romolo Dell’Acqua, Ialacqua, l’assessore resta. E mettete un pò di coraggio.
un copia incolla con quello degli anni precedenti riportando sevizi inesistenti
vorrei sapere se tutti questi concittadini illustri sempre pronti a protestare ed accusare praticano bene o razzolano malissimo.
l’evasione dei tributi locali a Messina è altissima (conoscenza diretta??)pagano solo quattro fessi.
Come nella maggior parte dei casi, l’amministrazione è impreparata ad affrontare quelle che sono le problematiche da risolvere che si presentono quotidianamente.
Per la prima volta ,passando nei pressi di un centro di raccolta differenziata, ho visto ben 5 autovetture in fila per depositare la spazzatura.In 4 anni , mi è capitato una sola volta di dover aspettare il mio turno per conferire i rifiuti nei siti appositi.
Se le persone pagassero le tasse, se le persone non sporcassero per strada…Se, Se…, mi duole scriverlo,ma non saremmo a Messina.Forse a Salerno sono più civili di noi? Dobbiamo avere un tornaconto immediato ( sconto sulla tariffa) per adoperarci ed iniziare la differenziata? A quanto pare, si ed è triste fare queste considerazioni.
Aspetto il 30 gennaio ed aspetto, più convinto di prima , Felice Calabro’.
-26
Fra poco sapremo quanto ci costerà la TARES, ma quanto ci costa un sorvegliante, un autista, un operatore ecologico di MessinAmbiente? Faccio precedere l’analisi dei costi del personale di MESSINAMBIENTE, in particolare di quello impegnato in tre servizi importanti, CONDUZIONE E TRASFERANZA DISCARICA DI PACE, SPAZZAMENTO MANUALE E MECCANIZZATO, CONDUZIONE E TRASFERENZA DISCARICA MAZZARA’ SANT’ANDREA, da uno schema relativo alla loro distribuzione rispetto alle mansioni e livelli contrattuali, dettagliando il servizio di raccolta differenziata RD. La fonte dell’analisi è l’allegato B “Analisi e costi dei servizi” della Perizia Servizi di Igiene Ambientale anno 2013, rimodulata al
30/09/2013,contenente la somma dei costi a consuntivo alla data del 30 settembre 2013 e dei costi previsionali dell’ultimo trimestre 2013. La perizia ha tre firme pesanti, quella del liquidatore di ATO ME 3 ing. Michele Trimboli, del liquidatore di MessinAmbiente A. Di Maria, e dell’ing.Benedetto Alberti.
http://img842.imageshack.us/img842/548/gygv.png
Voglio ringraziare Mariedit per i Suoi commenti che denotano ovviamente la conoscenza profonda della burocrazia comunale e ci aiutano almeno a seguire un iter logico per capire dove vanno a finire i nostri soldi.Certo è incomprensibile che non si possa fare luce sulla produttività ,sulla congruità del numero degli operatori in base alla popolazione e sui criteri di assunzione dei dipendenti delle partecipate.E’ vero che l’attuale Amministrazione ha ereditato un fardello di malgoverno ma dovrebbe dare un segnale di discontinuità col passato facendo luce con la massima trasparenza su queste tematiche e rivoluzionando veramente gli organici amministrativi comunali per evitare collusioni pregresse.
Ma di quale servizio di spazzamento parliamo, di quale differenziata, di quale raccolta. Ma caro assessore Ialacqua, caro assessore Signorino, ma quale servizio ci volete fare pagare, ma in quale stato di incoscienza vivete. Siete inutili e dannosi. Vorrei sapere se nei 45 milioni che pagheremo con la Tares è compresa la liquidazione di Ruggeri, l’indennità di risultato di Trimboli (assunto all’ATO con regolare concorso ?????????????) , lo stipendio della dipendente promossa da Ruggeri, e l’indennità per il recupero dei cassonetti sprofondati. Viva l’Italia
Bisogna creare un Comitato per realizzare un’azione legale comune
per far pagare tutti non è impossibile effettuare un controllo incrociato tra le utenze elettriche-gas-acqua-telefono al fine di trovare tutti gli evasori, pagare tutti pagare meno
il vero problema invece
e’ che la metà’ almeno dei messinesi
non pagano la Tares
perché’ non hanno mai dichiarato all’ufficio tributi
le loro proprietà’ immobiliari ……
la metà’ dei cittadini o moltissimi non pagano un euro …
e di questo problema chissà quando se ne parlerà …
per esempio bisogna denunciare i furbi o responsabilizzare
gli amministratori dei condomini …
NON PARLO NON DICO MA SO CHE SARO IL PRIMO IN PIAZZA GRANDE 12/01/2014 HA TIRAR SU LE MUTANDE, ALLACCIARE I PANTALONI E’ BRUCIARE TUTTI I FOGLIONI SI LECARTELLE, CHE IL COMUNE STA MANDANDDO VANNO MESSE NEL CAMINO ED HA CANTO TUTTI NOI HA GUSTAR DEL BON VINO…….
NON PAGHIAMO TUTTI…..
SIAMO TUTTI SICILIANI!!!!!!!
… La verità’ e’ che la metà dei messinesi non paga la Tares
perché’ non ha denunciato i propri immobili
all’ufficio Tares in V.le San Martino ….
le verifiche non le faranno e i cittadini onesti
dovranno pagare sempre di più’ ….
Condivido pienamente. Sul fatto che ad oggi, non ci sia stata un indagine da parte della Procura, sulla produttività ed il numero sproporzionato degli operatori, i criteri adottati ed i responsabili che hanno disposto le assunzione dei dipendenti delle partecipate, la città sporca, senza un piano “ordinato” di spazzamento, basta vedere la via S. Marta, Piazza del Popolo, Viale Italia, Viale Europa, Via La Farina, e chi più ne ha più ne metta. Questi sono interrogativi che la città si chiede e deve sapere!!!
scendiamo tutti in piazza per far sentire a tutti che siamo stanchi…è l’unico modo per dimostrare a tutti che abbiamo ancora un pizzico di dignità!!
Ma perchè non parliamo di quei “cittadini” che hanno dichiarato una metratura inferiore delle propie abitazioni ? c’è un controllo su questo ? perchè io con un appatamento di 80mq devo pagare di più di una villa bifamiliare su 2 piani ? siamo certi che questa tassa iniqua è equa per i cittadini onesti ?
E giusto pagare le tasse ma con quali risultati,strade sporche siamo la vergogna d’italia,in campagna eletorale siamo tutti bravi a promettere ma poi seduti ad un tavolo siamo tutti uguali, si chiede al cittadino di pagare la tares,con servizi zero,e questa e la giunta ACCORINTI DIO CI SCANSI E LIBERA,NON SI AMMINISTRA COSI UNA CITTA,
Il commento cancellato conteneva una provocazione contabile per stanare i liquidatori di MessinAmbiente e ATOME3, costringerli a rettificare, ma il loro silenzio è un segnale inquietante. La provocazione era sul numero di ore teoriche lavorate.
Siamo alle solite, per arginare il dissesto di un ente, si ricorre come al solito a tassare i cittadini, senza fare nessuna distinzione.
Ma, per un momento, vogliamo capire da dove parte tutto questo? Vogliamo parlare di due Enti che si occupano della raccolta dei rifiuti, non si capisce il perche… vogliamo parlare di tutte le assunzioni fatte a suo tempo per fare clientela, creando un esubero che incide sui costi… vogliamo parlare di Dirigenti incapaci che percepiscono milioni di euro l’anno, portando al fallimento l’ente in questione, per poi percepire anche la buonuscita di fine rapporto? E’ la solita storia all’Italiana, dove la giustizia NON E’ UGUALE PER TUTTI!!