Alla scadenza del termine per presentare le proprie osservazioni sulla piattaforma polifunzionale per la gestione e il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, proposta da Gestam srl sul villafranchese, non si risparmiano i pareri negativi da amministrazioni, consiglio comunale e associazioni.
Scade oggi il termine ultimo per presentare le proprie osservazioni, nell’ambito della realizzazione di una piattaforma polifunzionale per la gestione e il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a Villafranca Tirrena. Il progetto, presentato dalla Gestam srl lo scorso 5 dicembre presso la regione, aveva già scatenato numerosi pareri contrari sia da parte di giunta e consiglio che da parte di associazioni attive sul territorio. Ieri, per l’intera giornata, i cittadini sono stati invitati ad apporre le proprie firme al documento di valutazione negativa predisposto dall’associazione “Graziella Campagna”.
Intanto anche l’associazione “I Cittadini” non si è fatta attendere e, con un apposito documento, ha rilasciato il proprio parere negativo auspicando che il progetto venga sottoposto alla valutazione del VIA.
“E’ un progetto imponente che può pregiudicare il futuro del nostro comune e dei comuni vicini –ha dichiarato Nino La Rosa, presidente dell’associazione I Cittadini- I nostri esperti stanno esaminando la documentazione, nei dettagli, per poter presentare le osservazioni in sede di VIA. Purtroppo –ha concluso- i nostri amministratori non sempre sono stati attenti alla salvaguardia del territorio, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Speriamo ci sia una inversione di rotta e si possa scommettere sul futuro”.
Anche il comune ha rilasciato il proprio documento di valutazione, inviato ieri presso l’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, dipartimento acque e rifiuti. Nello specifico, nel documento viene rilevata l’incompatibilità con il prg e con le scelte di pianificazione territoriale in corso d’adozione. L’area dell’ex Pirelli, dove dovrebbe sorgere il centro polifunzionale, risulta infatti destinato –nei piani futuri del comune- al settore turistico.
Come ribadito dalle associazioni, inoltre, anche nel documento comunale viene sottolineato il mancato rispetto dell’obbligo di VINCA. La zona infatti si trova al confine nord-est del territorio villafranchese, a meno di 200 metri dal Torrente Gallo, in prossimità del limite della Zona di Protezione Speciale per cui sussiste l’obbligo di valutazione di incidenza ambientale.
Nel documento si prosegue poi ponendo l’accento sulla vicinanza del sito all’area urbana comprendente abitazioni, scuole, strutture commerciali e aziende alimentari. In conclusione vengono infine sottolineate le incompatibilità legate alla viabilità che risulterebbe compromessa dal trasporto dei rifiuti.
Un parere negativo unanime, dunque, come già anticipato nel corso dell’ultimo consiglio comunale che aveva visto concordare al riguardo giunta e consiglio. Si dovrà adesso attendere la risposta dell’assessorato regionale in merito all’autorizzazione per l’AIA. Alla scadenza della domanda seguirà poi una conferenza di servizi indetta dall’assessorato al territorio e ambiente.
Salvatore Di Trapani
Nella giornata di ieri, 254 cittadini hanno firmato a sostegno delle “obiezioni” predisposte dall’associazione Campagna e da me stesso. In particolare desta allarme il fatto che il progetto della GESTAM preveda il riversamento di 40 mila tonnellate di liquidi di scarico inquinati nella rete fognante comunale ed il prelievo di ben 141 tonnellate di acqua al giorno dalla rete idrica della ex-Pirelli, senza una perizia geologica che accerti che tale prelievo possa essere fatto senza rischio di collasso della falda.
Nella giornata di ieri, 254 cittadini hanno firmato a sostegno delle “obiezioni” predisposte dall’associazione Campagna e da me stesso. In particolare desta allarme il fatto che il progetto della GESTAM preveda il riversamento di 40 mila tonnellate di liquidi di scarico inquinati nella rete fognante comunale ed il prelievo di ben 141 tonnellate di acqua al giorno dalla rete idrica della ex-Pirelli, senza una perizia geologica che accerti che tale prelievo possa essere fatto senza rischio di collasso della falda.