Manganaro: “L’auspicio è che il 1. ottobre 2016 la ricostruzione sia completata”

Manganaro: “L’auspicio è che il 1. ottobre 2016 la ricostruzione sia completata”

Marco Ipsale

Manganaro: “L’auspicio è che il 1. ottobre 2016 la ricostruzione sia completata”

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mercoledì 30 Settembre 2015 - 22:54

Il presidente del Comitato “Salviamo Giampilieri” fa il punto sui cantieri in corso, focalizzando l’attenzione soprattutto sul canale fugatore di via Puntale. Entro un anno dovrebbero essere terminati tutti i lavori

“La mattina del 1. ottobre sarà officiata una preghiera davanti al Monumento ai caduti e ci sarà il rintocco di 37 colpi di campana in ricordo delle 37 vittime. La coincidenza col saluto del vescovo sarà l’occasione per fare commemorazione sia il 1. sia il 2 ottobre, visto che entrambi i giorni, sei anni fa, sono stati tragici. Nel pomeriggio, l’arcivescovo La Piana ha chiesto la presenza in Cattedrale di una delegazione di alluvionati e anche in quell’occasione verranno commemorate le vittime, con una preghiera. Il 2 ottobre ci sarà la cerimonia in piazza Pozzo alle 17.30 e a seguire la Messa. Credo che di queste polemiche, vista l’eccezionalità del caso, se ne sarebbe potuto fare a meno”. A parlare è il presidente del Comitato “Salviamo Giampilieri”, Corrado Manganaro, che non vuole soffermarsi più di tanto sullo “slittamento” di un giorno delle commemorazioni, ma preferisce fare il punto sulla ricostruzione di una zona distrutta sei anni fa e oggi in fase di ripresa.

“Siamo all’atto finale – afferma -. Tra un anno dovrebbero essere terminati tutti i lavori, soprattutto il collegamento tra il canale di gronda, a monte dell’abitato, e il canale fugatore in via Puntale, così almeno ci ha detto il responsabile unico del procedimento. L’anno prossimo speriamo di celebrare il 1. ottobre in maniera diversa: il primo pensiero andrà sempre alle vittime ma potremo gioire, da questo punto di vista, per la rinascita di Giampilieri”.

L’opera più importante, appunto il collegamento tra i canali, è appena partita, dopo il via libera arrivato la scorsa settimana dal Genio Civile. Un’attesa troppo lunga, che però adesso è finalmente giunta a conclusione. “Sei anni sono tanti – prosegue Manganaro – e avremmo sperato che si perdesse meno tempo. Ma se pensiamo a come vanno le cose in Italia possiamo comunque ritenerci soddisfatti. Il giudizio è positivo anche sulla qualità delle opere, le cui linee guida sono state dettate da tre esperti di fama nazionale: il prof. Maugeri, membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici; il prof. Foti, docente universitario di ingegneria idraulica e consulente per la realizzazione del Mose di Venezia; il prof. Catani, responsabile dei geologi che si sono occupati del monitoraggio della Costa Concordia all’isola del Giglio. Poi si sono spesi sul campo il Genio Civile e la Protezione Civile e non credo ci siano dubbi sulla serietà degli ing. Sciacca e Manfrè ed anche sui loro collaboratori che hanno profuso il massimo impegno in questi anni. Niente da eccepire neppure sul lavoro dell’arch. Lizio, che sta operando in continuità col suo predecessore, completando bene un percorso già impostato”.

Sei anni dopo, la speranza è che Giampilieri sia finalmente un luogo sicuro: “Lo sarà definitivamente tra qualche tempo – conclude Manganaro – ma già i risultati si iniziano a vedere. Nelle ultime occasioni sono caduti 83 millimetri di acqua in un’ora e mezza una volta e 53 millimetri un’altra volta, senza che accadesse nulla di rilevante”.

(Marco Ipsale)

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