Stabili le condizioni del quindicenne che ha rischiato di annegare

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Simona Arena

Stabili le condizioni del quindicenne che ha rischiato di annegare

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martedì 28 Agosto 2012 - 11:11

Rimane riservata la prognosi sulle condizioni del quindicenne che ieri pomeriggio ha rischiato di annegare mentre si trovava in una piscina privata a Giampilieri marina. Decisivo l'intervento di un medico anestesista del Policlcinico, che libero dal servizio ha prestato le prime cure al ragazzino

Le sue condizioni sono stabili, ma continua a essere riservata la prognosi del quindicenne R.B. che ieri pomeriggio ha rischiato di annegare mentre faceva il bagno in compagnia di alcuni amici in una piscina di una villetta privata a Giampilieri marina. Da ieri pomeriggio, dopo essere arrivato in codice rosso all’ospedale universitario è ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Il ragazzino è tenuto sotto stratta osservazione dei medici che lo stanno sottoponendo a tutti gli esami necessari per accertare che non abbia subito eventuali danni al cervello. Decisivo per il salvataggio del quindicenne è stato il tempestivo interevento di un medico del Policlinico libero dal servizio. Enzo De Meo, anestesista rianimatore presso la struttura universitaria, ieri pomeriggio alle 17.15 si trovava proprio a Giampilieri marina, quando ha notato un gruppo di persone nei pressi di una delle villette della zona. Il quindicenne poco prima mentre nuotava aveva avvertito un malore e aveva perso i sensi. I suoi compagni di gioco quando lo avevano appena portato a bordo piscina, quando è arrivato il medico anestesista del Policlinico. “Ho subito capito che il ragazzino era in piena sindrome da annegamento- spiega il medico – era asfittico e cianotico e ho cominciato ad effettuare le necessarie manovre per far uscire l’acqua dai polmoni”. Nel frattempo è arrivata l’ambulanza del 118 e De Meo ha stabilizzato e intubato il ragazzo. “Sono salito sull’ambulanza e ho accompagnato il quindicenne fino al Policlinico. Qui l’ho affidato alle cure dei mie colleghi, che da ieri lo monitorano”. “Spero che quanto accaduto – conclude De Meo – possa diventare il racconto di una disavventura ai compagni di classe quando il quindicenne rientrerà a scuola”.

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