Il capogruppo del Pdr all'Ars, Beppe Picciolo, ha chiesto risposte per la Sicilia da parte del governo nazionale. Rassicurazioni da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti
Una convention per presentare il “Sì” alla riforma "che può cambiare il corso della storia del nostro Paese". Il Pdr-Sicilia Futura, con il suo capogruppo all’Ars, Beppe Picciolo, ha fortemente voluto la reunion all’Hilton di Giardini Naxos con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, e l’intero stato maggiore del movimento siciliano, costola nell’Isola del Partito Democratico, che ha risposto con il calore e la tenacia che dalla nascita lo contraddistingue. La sala Tindari dell’hotel della costiera jonica, gremita oltre ogni ordine di posto, ha quindi fatto da degna cornice ad un parterre d’eccezione, composto dall’intera deputazione regionale dei rappresentanti all’Ars di Sicilia Futura e dagli assessori regionali Maurizio Croce e Vania Contraffatto. A portare i saluti del territorio il sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco, presenti inoltre, per testimoniare la vicinanza alle “ragioni del de Sì”, il gruppo dei Socialisti siciliani guidati da Giovanni Di Giacinto ed Antonio Malafarina ma sopratutto in sala ben oltre un migliaio di amici ed amministratori locali del Movimento dei democratici riformisti, di stragrande maggioranza ovviamente messinesi, che hanno così potuto ascoltare le argomentazioni che hanno portato il movimento a schierarsi, senza indugi, per l’approvazione di una riforma definita epocale.
“L’Italia ha bisogno di cambiare verso – ha ricordato il presidente onorario di Sicilia Futura, Totò Cardinale – ma per farlo deve dotarsi di un’architettura costituzionale che superi le paure del “post fascismo”, il nostro è un grande Paese che deve definitivamente togliersi di dosso ogni forma di complesso d’inferiorità e può farlo con una riforma che ci avvicini realmente alle democrazie compiute, governate senza compromessi ed inciuci di bassa lega”. Un tema più volte ripreso dai relatori tra i quali il portavoce del Pdr-Sicilia Futura, Nicola D’Agostino, che insieme alla deputata Daniela Cardinale hanno illustrato i tanti motivi che hanno spinto Sicilia Futura a schierarsi per votare Sì alla riforma.
Sui temi più vicini alla politica siciliana il deputato Beppe Picciolo che ha posto con forza la drammaticità della questione meridionale: “Infrastrutture, trasporti, ammodernamento della macchina burocratica regionale, stabilizzazione dei precari sono i temi caldi alla quale Sicilia Futura vuole dare risposte vere e concrete – ha ricordato Picciolo – e per farlo non può non appellarsi al partito di riferimento che è il Pd, con in prima linea la componente renziana rappresentata in Sicilia da Davide Faraone e Luca Lotti, che debbono assumere impegni in tal senso”. E proprio il sottosegretario all’Istruzione, dopo aver elencato i passi in avanti fatti dall’Italia negli ultimi due anni, ha passato la parola per le conclusioni al sottosegretario Luca Lotti. Il braccio destro del presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha quindi risposto con precisione alle sollecitazioni mosse da Beppe Picciolo e dai rappresentanti di Sicilia Futura, assicurando che “in tempi europei (quindi brevissimi) arriveranno le risposte del Governo per il Sud ed in particolare per la Sicilia, per dare certezza ad una terra che non può più permettersi battute di arresto”.