Il procuratore di Patti conferma che i resti sono compatibili con Gioele e che sono in piedi diverse ipotesi
“Purtroppo abbiamo trovato i resti compatibili con un bambino di circa 4 anni. Non possiamo dare certezze scientifiche, andranno fatti accertamenti medico legali, ma in questo momento ci dobbiamo stringere intorno a questa famiglia”.
Lo dice il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, dopo il ritrovamento dei resti ossei nelle campagne di Caronia, compatibili con Gioele, a circa 600 metri di distanza da dove è stato trovato il corpo della madre Viviana.
Com’è possibile – è la domanda che ci si pone – che Gioele non sia stato trovato per giorni da operatori specializzati e sia invece stato trovato da un volontario? “Lo appureremo – risponde Cavallo – ma in questo momento non mi interessa chi l’abbia trovato, è importante averlo trovato. Avevamo sempre detto che era in questo posto, che dovevamo insistere qui e che più avevamo risorse disponibili più probabilità c’erano di trovarlo, purtroppo i fatti ci hanno dato ragione. La situazione dei luoghi è difficile, sono servite motoseghe per eliminare sterpaglie. Ringrazio chi ha collaborato alle ricerche, dobbiamo continuare a lavorare in silenzio come fatto finora e andare in fondo a questa storia”.
A questo punto qual è l’ipotesi più probabile? “Ne restano in piedi diverse – conclude Cavallo -, perdono quota solo le piste conducibili ad ambiti familiari. A breve mostreremo loro alcuni oggetti e indumenti trovati per il primo riconoscimento, poi si faranno accertamenti medico legali e l’esame del dna”.