Da lunedì prossimo inizieranno un sit in pacifico davanti al gate del Porto, ed hanno chiesto aiuto al presidente Occhiuto
GIOIA TAURO – Con il mancato rinnovo della proroga, scaduta ieri, ha chiuso i battenti la Port Agency, e con la sua chiusura i circa 60 dipendenti si trovano disoccupati. La Port Agency è il bacino istituito nel 2017 per assorbire i licenziamenti di massa praticati dal vecchio management del terminalista container Mct,. Al momento le rassicurazioni dei giorni scorsi del presidente dell’Autorità Portuale, non sono servite per evitare il triste epilogo per i circa 60 padri di famiglia che da ieri si ritrovano disoccupati anche se il prossimo 6 maggio, Andre Agostinelli incontrerà la Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture. Nei giorni scorsi un impegno era stato garantito anche dal prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, dal sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, da quello di Gioia Tauro, Aldo Alessio, e di vari esponenti politici e sindacati, ma al momento purtroppo i 60 dipendenti si trovano in mezzo ad una strada. Nel frattempo, tramite il loro portavoce, Francesco Infantino, hanno annunciato che da lunedì prossimo inizieranno un sit in pacifico davanti al gate del Porto, ed hanno chiesto aiuto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinchè venga trovata una soluzione.