Barcellona Pozzo di Gotto: “dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”

Barcellona Pozzo di Gotto: “dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”

Gabriele Quattrocchi

Barcellona Pozzo di Gotto: “dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”

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martedì 26 Gennaio 2016 - 07:28

Si è svolta ieri nei locali dell’Auditorium del Parco “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto, la manifestazione “Dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”, organizzata da FIDAPA e comunità di Sant’Egidio. Tra i vari eventi, una tavola rotonda a cui hanno preso parte tre rappresentanti delle tre più diffuse fedi monoteiste e la performance artistica della Scuola Coloristica Siciliana.

A due giorni dalla Giornata della Memoria, la sezione di Barcellona Pozzo di Gotto della Fidapa, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, ha organizzato ieri, nei locali dell’Auditorium del Parco “Maggiore La Rosa”, la manifestazione “Dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”.
Grazie alla partecipazione di rappresentanti delle fedi monoteiste (Cristianesimo, Islam e Ebraismo) e di artisti di fama internazionale, l’evento, patrocinato dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ha dato enfasi all'importanza del dialogo e del rispetto reciproco tra le religioni. Dopo l’incontro con le scuole in mattinata, i presenti hanno potuto visitare la mostra fotografica permanente dal titolo 'Ebraismo, cristianità e islamismo' curata da Giorgio Speciale ed assistere alla performance del maestro Dimitri Salonia e degli altri artisti della Scuola Coloristica siciliana Lidia Monachino, Tanja Di Pietro, Sebastiano Miduri, Riccardo De Leo. Quest'ultimi, grazie al contributo della Fondazione Salonia, hanno realizzato dal vivo con materiale riciclabile come legno, carta, cartone e metallo un'installazione artistica dedicata alle tre religioni dal titolo "Dal rispetto e la comprensione nasce la Pace". É stato anche mostrato un video con l'opera realizzata a più mani lo scorso agosto dal maestro Dimitri Salonia e dalla Scuola Coloristica Siciliana durante la mostra "Dallo scontro alla cultura dell'accoglienza" al Vittorio Emanuele di Messina, che descrive come la Sicilia, anche per le tante dominazioni, sia stata sempre terrà di tolleranza tra le diverse religioni. Su questo aspetto l'artista Dimitri Salonia ha rimarcato: «Ho una gran pena per questa gente che scappa dalle guerre, ha fame ed ha bisogno di aiuto. Noi siciliani siamo stati un popolo di emigranti e provo orrore quando vedo che li vogliono respingere. Dovremmo avere non solo il dovere, ma anche il piacere di accoglierli. Noi non siamo migliori di loro. Solo con il rispetto tra le diverse religioni si potrà sperare nella pace nel mondo».
Nel pomeriggio l’Arciprete Santo Colosi, il Rabbino di Siracusa Stefano Di Mauro e la guida spirituale della comunità islamica messinese Mohamed Yahiaoui hanno dato il via a una vivace tavola rotonda scandita dalle proiezioni di video sui temi dell’ebraismo in Sicilia, del pregiudizio, dell’islam a Barcellona Pozzo di Gotto, del rapporto tra chiesa e immigrazione.
Dopo aver offerto anche una testimonianza ebraica del ritorno in Sicilia dopo la diaspora, Di Mauro ha sottolineato come «l’esperienza della Shoah ci spinga a cercare la pace. Bisogna cominciare dall’individuo che, per primo, deve essere in pace con se stesso se vuole veicolarla nella società». Per Yahiaoui, «la Giornata della Memoria deve essere un’occasione per tutti di riflettere su tutte le Shoah presenti adesso nel mondo». «Bisogna lavorare sulle nuove generazioni», aggiunge, «per raggiungere la piena integrazione e il rispetto reciproco». Infine, Colosi ha rilevato che spesso «i media seminano pregiudizio e odio. Tuttavia, do atto», conclude, «che esiste un sistema di integrazione dal basso che funziona».
L’incontro, a cui hanno partecipato anche i Giovani Musulmani d’Italia di Barcellona Pozzo di Gotto, si è concluso con la firma del documento della Pace.
Gabriele Quattrocchi

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