Serie di iniziative con lo scopo di accrescere la consapevolezza sui problemi visivi. Giovedì 12 ottobre screening gratuiti previa prenotazione
MESSINA – L’Unione Italiana Ciechi d’Italia sezione di Messina partecipa alla settimana mondiale della vista. Da lunedì 9 a giovedì 12 ottobre in diverse piazze, ma anche davanti ai centri commerciali e farmacie, i giovani volontari del servizio civile distribuiranno opuscoli informativi predisposti dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.
Appuntamenti anche presso la sede dell’Uici di Messina in via Santa Cecilia: martedì 10 l’equipe oculista incontrerà i cittadini per illustrare i rischi che si corrono se non si effettuano periodicamente visite oculistiche, per concludere poi giovedì 12 in ambulatorio si effettueranno screening oculistici gratuiti. Questi ultimi previa prenotazione telefonando al numero 090/2938637.
La Giornata mondiale della vista viene celebrata ogni anno il giovedì della seconda settimana di ottobre, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. Anche l’Unione Italiana Ciechi aderisce all’iniziativa al fine di sensibilizzare, sia le istituzioni pubbliche e private che la cittadinanza, sull’importanza della prevenzione visiva considerato che in Italia oltre tre milioni di persone soffrono di problemi legati alla vista.
I dati dell’Oms sulle persone con problemi di vista
I dati offerti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci dicono che nel mondo oltre un miliardo di persone ha problemi di vista; molte delle cause di questo problema potrebbero essere opportunamente curate se si effettuassero efficace campagna di prevenzione. Giovani, adulti, anziani chiunque può essere affetto da disabilità visiva che, cambia totalmente la vita in quanto influisce sulle normali attività quotidiane.
Coloro che sono affetti da patologie visive debbono necessariamente reimpostare la loro vita adattandola alla nuova condizione. Questo è possibile nei paesi economicamente e tecnologicamente avanzati non certo in quegli Stati, africani per esempio, dove mancano medicine e normali condizioni igienico sanitari.