Benessere organizzativo: un ambiente di lavoro sano per un lavoratore più motivato

Benessere organizzativo: un ambiente di lavoro sano per un lavoratore più motivato

Benessere organizzativo: un ambiente di lavoro sano per un lavoratore più motivato

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giovedì 06 Ottobre 2011 - 11:56

Come stanno i dipendenti che operano in campo sanitario? Domani a Messina un convegno organizzato dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere e dall’AOU “G. Martino” per fare il punto sulla situazione italiana. Ecco la fotografia scattata dal laboratorio FIASO

L’importanza di stare bene al lavoro. È tra gli aspetti che più meritano attenzione, specie nelle asl e negli ospedali. I primi dati emersi dal laboratorio Fiaso parlano chiaro: la sindrome da “stress lavoro-correlato” colpirebbe un lavoratore su quattro, ma l’indice sale ad una su due per le donne in maternità, causa mancate sostituzioni e difficili ricollocazioni sul lavoro dopo il parto.
La Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) e l’”Azienda ospedaliera universitaria “G. Martino” hanno organizzato per domani a Messina una tavola rotonda su: “Il benessere organizzativo come leva delle performance aziendali. Quali strategie per una Nice Company in Sanità?”.
Una giornata di studio che sintetizza alcuni dei dati più significativi emersi dal laboratorio Fiaso in cui sono coinvolte 16 aziende sanitarie e ospedaliere che con oltre 60mila dipendenti sono un campione rappresentativo del territorio nazionale: una fotografia dell’universo lavorativo che opera in campo sanitario e dalla quale emerge come il fattore stress, specie in sanità, sia spesso causa di molti degli errori che si commettono. Da qui l’idea di portare avanti una ricerca volta a far conoscere l’importanza di un sistema che deve valorizzare la qualità e il benessere dell’ambiente di lavoro come strumento per incentivare i dipendenti.
La ricerca di Fiaso fa da apripista nella pubblica amministrazione nel rilevare lo “stress da lavoro correlato”, un aspetto che – come previsto nel decreto legislativo 81/2008 – da fine anno le aziende pubbliche e private hanno l’obbligo di misurare.
L’obiettivo di questo incontro è quello di tracciare un quadro sui risultati raggiunti fino a questo momento per poi delineare le strategie da porre in atto per migliorare il clima e i comportamenti all’interno delle aziende.
“Nella Asl Cuneo2 – dichiara Giovanni Monchiero, Presidente FIASO e Direttore generale dell’Asl cuneese – migliorando le condizioni di lavoro di medici, infermieri, tecnici e amministrativi – ci siamo piazzati al secondo posto nella classifica delle aziende con minor tasso di assenteismo”.
“Questo incontro a Messina – dichiara Giuseppe Pecoraro, vice presidente Fiaso e direttore generale dell’AOU “G. Martino” – rappresenta una tappa significativa lungo quel percorso che la Fiaso ha scelto di intraprendere. I dati del laboratorio di ricerca mostrano che è sempre più necessario, da parte delle aziende sanitarie, focalizzare l’attenzione su coloro che ogni giorno vivono questa realtà come lavoratori. Da qui l’importanza di crescere e svilupparsi pensando a un modello di azienda che valorizza il ruolo della persona e presta attenzione a tutte le sue necessità creando intorno a lui le condizioni per un ambiente di lavoro sano e, di conseguenza, più stimolante”.
“In ospedale o in ambulatorio – spiega Giancarlo Sassoli, coordinatore del laboratorio FIASO e Direttore Generale della ASL 12 di Viareggio – è comprovato che i sanitari sottoposti a maggior stress da lavoro correlato commettono anche più errori clinici”.
E proprio la sanità, grazie alla FIASO, ha avviato in anticipo con i tempi previsti dalla normativa la sperimentazione del decreto, alla quale partecipano insieme al Policlinico di Messina, l’Ausl 12 Versilia, Asl Cn2 Alba-Bra, Ulss 3 Bassano del Grappa, Apss Trento, Asl Milano, Azienda ospedaliera ICP Milano, Asl Bergamo, Asf Firenze, Asl Andria-Barletta-Trani, Policlinico S.Martino di Genova, Ausl Bologna, Ausl Rimini, Policlinico di Modena, Asl Roma E, Asl Matera.
Nei prossimi mesi verrà inviato ai dipendenti delle aziende coinvolte un articolato questionario sul “Benessere organizzativo percepito” (BOP), che consentirà di valutare anche gli aspetti soggettivi (ad esempio il senso di identità aziendale), che contribuiscono a migliorare o peggiorare il clima lavorativo. Il questionario è stato elaborato e validato dal Laboratorio FIASO, in collaborazione con le Università di Bologna e Palermo, proprio per capire meglio le opinioni dei lavoratori stessi sul proprio benessere (o malessere) al lavoro.
Il Rapporto Asfor (l’Associazione Italiana per la Formazione manageriale) sulla formazione manageriale in Italia dice che il 27,5% delle aziende italiane forma il proprio management per migliorare il benessere lavorativo e la produttività dei dipendenti. E i risultati si vedono perché migliorando il “clima interno” la produttività cresce di oltre il 27% e, quel che forse più conta, la customer satisfaction, ossia l’indice di gradimento dei clienti, sale di ben 47 punti percentuali.

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