Buzzanca: «A metà ottobre definiremo i tempi e i modi dell’apertura». La Ricciardello concluderà il cantiere a 60 centimetri di distanza dal viadotto. Poi l’Anas realizzerà il giunto
Stavolta c’erano proprio tutti. Il sindaco Buzzanca, il direttore regionale dell’Anas Dibennardo (accompagnato dal nuovo rup, l’ing. Giovanni Iozza), il direttore di Ingegneria civile dell’Università, Giovanni Falsone, e ovviamente Giuseppe Ricciardello, che si gode i passi da gigante del suo cantiere (VEDI FOTOGALLERY). Lui, Ricciardello, il suo compito lo concluderà nel giro di pochi mesi, «entro l’anno di sicuro». E poi? E poi ci saranno da colmare quei sessanta centimetri che separeranno le rampe finite dal viadotto Ritiro, perché il progetto originario (è assurdo, ma è così) non prevedeva il collegamento tra le due strutture. Collegamento che avverrà col giunto longitudinale, è stato confermato anche oggi, ed a realizzarlo potrebbe essere la stessa Anas.
In definitiva, quando verranno completati gli svincoli? Non si sa. Lo si saprà, forse, a ottobre. «Tra un mese e mezzo – ha dichiarato oggi il sindaco – intorno a metà ottobre, si stabiliranno tempi e modi dell'apertura degli svincoli. I problemi del nostro cantiere sono stati risolti, rimango fiducioso che “errori” commessi nel passato vengano superati. Stiamo, comunque, coinvolgendo l'Università, per verificare lo stato di “salute” del viadotto Ritiro». Durante il sopralluogo, cui ha partecipato quale componente della commissione Trasporti della Camera dei Deputati Enzo Garofalo, è stata constatata l'attività di cantiere, che ha ripreso il 24 agosto scorso l'operatività dopo la pausa ferragostana. Sotto il profilo tecnico è stato riscontrato il montaggio delle travi; il completamento delle pile e l'avvio degli interventi per la sistemazione dei collegamenti elettrici.
Mancano le opere d'impalcata, mentre sono in via di completamento le fasi di assemblaggio delle parti delle seconda gru, fatta arrivare in cantiere, e che servirà a completerà il montaggio dell'opera. Il programma è, quindi, in linea con quanto emerso dal vertice che il sindaco Buzzanca ha avuto, lunedì scorso, a palazzo Zanca, con l'Anas e l'impresa esecutrice dei lavori, mentre il dipartimento di Ingegneria civile dell'Università di Messina sta procedendo all’acquisizione della documentazione sui manufatti dello svincolo “Giostra”, per l'elaborazione dello studio sull’interazione dello svincolo col viadotto. La convenzione tra Università, Comune e Anas verrà formalizzata tra qualche settimana, ma di fatto lo studio è già iniziato. E servirà a sciogliere gli ultimi dubbi di un’opera maledetta.
Ho invitato il conduttore/campione di bici-cross di striscia la notizia, per darci una lezione di “salto”. Tutto normale … la vergogna non è mai troppa !!!
va bene per i 60 centimentri,basta pigliare la rincorsa e fare il salto della”quaglia”.Che problemi ci sono Buzzy ,tutto risolto.
Viene da piangere…..
“il progetto originario (è assurdo, ma è così) non prevedeva il collegamento tra le due strutture”
Inutile ogni altro commento!
per i rimanenti 60 cm dovremo aspettare altri 20 anni?????????