Si chiamava Sara Campanella. Nel giorno dell'anniversario del femminicidio di Lorena Quaranta, un'altra universitaria delle professioni sanitarie ferita a morte da un ragazzo
Messina – È una studentessa del corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico di quasi 22 anni, originaria di Palermo, la giovane uccisa stasera a Messina. Si chiamava Sara Campanella, classe 2003. I carabinieri sono sulle tracce del ragazzo che l’ha accoltellata, lasciandola in una pozza di sangue davanti allo stadio Celeste a Gazzi.




Inutile la corsa al Policlinico
A dare soccorso alla giovane sono stati alcuni testimoni che hanno chiamato il 118, mentre altri cercavano di inseguire l’accoltellatore in fuga nelle vie laterali. Ma le ferite inferte alla ragazza al collo erano troppo gravi e i medici del Policlinico non sono riusciti a salvarla.
L’aggressore attendeva la sua vittima
Sull’episodio indagano i Carabinieri, che hanno transennato l’area intorno alla fermata dei bus interurbani, dove la ragazza è stata aggredita per consentire i rilievi della Scientifica. Dai primi accertamenti la giovane discuteva animatamente con il ragazzo che l’ha ferita, che probabilmente conosceva bene. Il ragazzo, a quanto pare, l’aveva seguita sin dall’uscita della vittima dall’area del Policlinico, dove la studentessa frequentava il corso di laurea triennale universitario.
Oggi i 5 anni dal femminicidio di Lorena Quaranta
Inquietanti le similitudini con il femminicidio di Lorena Quaranta, la specializzanda in Medicina a Messina, originaria di Favara, uccisa dal fidanzato infermiere proprio il 31 marzo del 2020.

Ci vuole ergastolo senza possibilità di uscire e 20 anni in 41bis .
Trasferito a 1000km di distanza in carcere per esempio a Fossombrone.
Tu togli la vita, la giustizia ti toglie i diritti di libertà e processo velocissimo in 18 mesi ci deve essere sentenza definitiva.