Il convegno è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca da Padre Pippo Insana, presidente dell’Associazione Casa di accoglienza e solidarietà di Barcellona, Angela Passari del Cesv, Biagio Gennaro, già rappresentante per la Sicilia nella Conferenza Stato Regioni e Antonio Grigoli, funzionario del Dipartimento di Salute mentale di Messina
Il lavoro come unica, efficace terapia per il disagio mentale, ma in Sicilia gli strumenti normativi non vengono utilizzati e si preferisce sprecare risorse nelle strutture residenziali mentre i Dipartimenti di salute mentale non hanno finanziamenti per supportare i progetti terapeutici individualizzati. E’ il tema al centro del convegno regionale, che si terrà giovedì 9 giugno a Barcellona all’Auditorium Parco maggiore ”La Rosa”, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca da Padre Pippo Insana, presidente dell’Associazione Casa di accoglienza e solidarietà di Barcellona, Angela Passari del Cesv, Biagio Gennaro, già rappresentante per la Sicilia nella Conferenza Stato Regioni e Antonio Grigoli, funzionario del Dipartimento di Salute mentale di Messina. “E’ il momento di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizioni da normative e Piani di indirizzo per fare quindi dell’inserimento lavorativo un obiettivo prioritario su cui impegnarsi per superare quelle paure ed ostacoli mentali che tengono ancora ai margini i malati psichiatrici. Bisogna ridare dignità alle vite di queste persone –ha detto Padre Insana- che possono essere una risorsa in molti contesti lavorativi. Deve essere recuperata anche nel nostro territorio la visione che ha fatto di Franco Basaglia un riferimento nella psichiatria e che considerava il malato mentale capace di un pieno inserimento nella vita sociale”.
“In Sicilia ci sono circa 3500 persone con disagio psichiatrico ricoverate in comunità terapeutiche che costano 200 euro al giorno, ha ricordato Biagio Gennaro, con un onere enorme per le casse regionali. Queste risorse potrebbero essere impiegate per i budget di salute che prevedono percorsi terapeutici per il riacquisto dell’autonomia e l’inserimento lavorativo”. “Di questi progetti il Dsm di Messina ne ha attivati sette qualche anno fa- ha sottolineato Antonio Grigoli- che sono ancora in corso di attuazione".
Delle cooperative sociali come strumento valido nei percorsi riabilitativi ha parlato inoltre anche Angela Passari. Il convegno, che ha il patrocinio del Comune di Barcellona e delle Associazioni Avulss di Milazzo e Torregrotta, Arci Città futura, Sosteniamo la speranza e Progetto Policoro della Caritas, prevede le relazioni di Angelo Righetti, responsabile di salute mentale della Conferenza permanente Partenariato Euromediterraneo ed esperto Oms, Fiorentino Trojano, psichiatra componente del gruppo regionale del Piano strategico della salute mentale, Maurizio D’Arpa, dirigente servizio 9 “Tutela delle fragilità” Dipartimento Pianificazione strategica dell’Assessorato Regionale per la Salute, Antonino Ciraolo, psichiatra e direttore del Dsm dell’Asp 5 di Messina, Antonella Cammarota, sociologa e coordinatrice del corso di laurea magistrale del servizio sociale presso l’Università di Messina, e Salvo Cacciola, presidente rete fattorie sociali in Sicilia.