per chi si aprono le porte del carcere dopo l'indagine battezzata "Los angeles"
PATTI – Si aprono le porte del carcere di Siracusa per Dario Di Perna, coinvolto nell’operazione antidroga della Guardia di Finanza su una rete di pusher attivi tra Sant’Angelo di Brolo e i dintorni. Il trentaduenne di Patti ha ottenuto i domiciliari e il Tribunale (presidente Samperi) gli ha concesso di scontarli in comunità. L’avvocato Antonio Spiccia che lo difende ha ottenuto il trasferimento nella struttura assistita calabrese malgrado il parere contrario del pubblico ministero.
La retata
La retata della Guardia di Finanza, battezzata dagli investigatori “Bianco e Nero”, è scattata il 6 ottobre scorso. Presunti corrieri, fornitori e pusher della droga, soprattutto cocaina e hashish, sono stati incastrati dai pedinamenti e le tante conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate dalle Fiamme Gialle, coordinate dai sostituti Giulia Falchi e Rossana Casabona e dall’aggiunto Vito Di Giorgio. Agli atti anche le dichiarazioni di alcune delle persone coinvolte, dalla ex di uno dei principali protagonisti del giro di droga al fornitore catanese, che ha recentemente aperto alla collaborazione con la giustizia.
I processi
Il processo si è diviso in due tronconi. Quello principale, che vede Di Perna tra gli imputati, è in corso davanti al Tribunale di Patti. Alcuni degli imputati, in particolare i principali “protagonisti”, secondo l’Accusa, hanno già definito la loro posizione di primo grado e sono stati condannati.