Giro di droga a Sant'Angelo, prime condanne

Giro di droga a Sant’Angelo, prime condanne

Alessandra Serio

Giro di droga a Sant’Angelo, prime condanne

martedì 05 Marzo 2024 - 17:27

Arrivano le condanne per i due protagonisti dello spaccio di cocaina e hashish scoperto dalla Finanza

MESSINA – Arrivano i primi verdetti per le persone coinvolte nell’operazione Los Angeles, l’indagine antidroga delle Fiamme Gialle tra Sant’Angelo di Brolo e i dintorni. E sono verdetti di condanna. Li ha decisi il giudice per l’udienza preliminare di Messina Eugenio Fiorentino, che ha definito il processo abbreviato per Emanuele Franzone e Michele Siragusano, quest’ultimo ritenuto dagli investigatori uno dei principali organizzatori della rete di spacciatori smantellata col blitz dello scorso 6 ottobre.

Prime condanne per lo spaccio

Siragusano, difeso dall’avvocato Tino Celi, è stato condannato a 16 anni per la principale accusa di essere il capo del giro e diversi episodi di spaccio. L’Accusa aveva chiesto per lui 22 anni di reclusione ma il giudice ha deciso diversamente, assolvendolo per alcuni singoli episodi di cessione di droga.

Condanna anche per Franzone, difeso dall’avvocato Giuseppe Germanà Bozza: 15 anni di reclusione. A differenza di quanto deciso dal giudice che aveva autorizzato l’arresto, il Gup Fiorentino ha ritenuto che lui abbia avuto un ruolo decisivo nel tenere le fila della rete di pusher, quindi lo ha condannato anche per l’aggravante di essere uno dei capi promotori.

ll processo a Patti

Giovedì prossimo 7 marzo, invece, comincerà al Tribunale di Patti il processo per il grosso degli imputati che hanno optato per il rito abbreviato, quindi affronteranno il dibattimento per vagliare attraverso il confronto tra Accusa e difese per definire il loro ruolo. Alla sbarra ci saranno Dario Di Perna di Raccuja, Piera Mondello di Sant’Angelo di Brolo, Francesco Cotugno (Raccuja), Emanuele Bruno (Serra San Bruno), Alessandro Faranda (Sinagra), Mirko Maniaci (Sant’Angelo di Brolo), Salvatore Ratto (Sinagra), Antonino Tuccio (Raccuja)

La retata

La retata della Guardia di Finanza, battezzata dagli investigatori “Bianco e Nero”, è scattata il 6 ottobre scorso. Presunti corrieri, fornitori e pusher della droga, soprattutto cocaina e hashish, sono stati incastrati dai pedinamenti e le tante conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate dalle Fiamme Gialle, coordinate dai sostituti Giulia Falchi e Rossana Casabona e dall’aggiunto Vito Di Giorgio. Agli atti anche le dichiarazioni di alcune delle persone coinvolte, dalla ex di uno dei principali protagonisti del giro di droga al fornitore catanese, che ha recentemente aperto alla collaborazione con la giustizia.

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