La pioggia caduta per tutta la tappa ha fatto desistere il gruppo dal cercare la vittoria. Possibilità che si è concretizzata per i fuggitivi con la vittoria di Jhonatan Narváez.
Jhonatan Narváez conquista la tappa di Cesenatico. La frazione numero 12 di questo Giro vede protagonista la fuga di giornata. I fuggitivi arrivano a conquistare un vantaggio massimo di 13 minuti sul gruppo dei migliori.
Nel finale rimangono in due a giocarsi la vittoria di tappa Jhonatan Narváez e Mark Padun, il corridore ucraino però è tagliato fuori da una foratura che gli fa perdere contatto a 10 km dal traguardo. Per la Ineos, dopo il ritiro di Thomas, arriva la terza vittoria qui al Giro con Narváez, in precedenza due primi posti di Ganna, una squadra che nonostante la sfortuna sta onorando la corsa rosa al meglio.
Le difficoltà dei big
La frazione odierna del Giro d’Italia ha dato prova di quanto sia dura la corsa. Una manifestazione in cui anche il meteo vuole la sua parte: si è partiti dalla Sicilia con 30° poi vento, sole e pioggia continuano ad alternarsi. Dopo la tranquilla giornata di ieri oggi di nuovo protagonista la pioggia nella tappa che partiva da Cesenatico e arrivava a Cesenatico. Neanche la possibilità di allontanarsi dalla pioggia.
Quattromila metri di dislivello che il gruppo dei migliori ha deciso di percorrere con calma e non rischiare nulla sull’asfalto, già non perfetto, bagnato. Anche parecchio freddo preso dai corridori che si sono tutti subito coperti con varie mantelline, l’unico a sopportare la rigidità del meteo è stata la maglia rosa, Almeida, che ha completato la tappa in maniche corte.
Problemi per Fuglsang, altra foratura, che però questa volta non gli fa perdere terreno vista l’andatura controllata del gruppo di testa. Nibali rimane isolato, probabilmente ha fatto riposare i suoi uomini in una tappa in cui il messinese non si aspettava imboscate dagli avversari, però anche lo Squalo quest’oggi ha sentito parecchio il freddo.
L’aggiornamento delle classifiche
Almeida resta leader della Generale e della classifica dei giovani, Nibali quinto a 1’01”. Maglia azzurra di miglior scalatore ancora sulle spalle di Guerreiro, mentre Démare resta leader indiscusso degli sprint. Quest’oggi i velocisti si son staccati dal gruppo di testa dopo neanche metà frazione percorsa, anche Sagan che sembrava volessi provare a restare con i migliori si è poi rialzato.
Domani sarà una delle ultime occasioni per le ruote veloci, anche se i due GPM di quarta categoria a ridosso dell’arrivo potrebbero tagliar fuori i velocisti più puri e quindi meno resistenti quando la strada si impenna.