La frazione numero 9 del Giro era il secondo arrivo in salita in programma. Ci si aspettavano grandi attacchi e distacchi, ma i big si conservano e scattano solo agli ultimi 500 metri. Nibali guadagna su Almeida ma cede da Fuglsang e Kelderman
L’esito che non ti aspetti per una tappa con oltre 4000 metri di dislivello e prima del giorno di riposo. Alla fine arriva la fuga di giornata e tra tutti i big la differenza è di appena 21”, distacchi minimi ma che sono totalmente in linea con la corsa conservativa fatta e non immaginando attacchi continui sui 4 gran premi della montagna di giornata.
I fuggitivi, che avevano staccato il gruppo su Passo Lanciano, non hanno mai avuto dubbi sul fatto che almeno uno di loro potesse arrivare a Roccaraso. Dell’inseguimento si è incaricata la Deceuninck, la squadra della maglia rosa Almeida, che ha tenuto gli attaccanti intorno ai 4 minuti. La pioggia si è abbattuta sui corridori nel finale di frazione, probabilmente spegnendo gli entusiasmi di chi pensava ad un attacco da lontano, potendo poi contare su un meritato giorno di riposo l’indomani.
Nel finale restano in due in testa a giocarsi la vittoria di tappa: Jonathan Castroviejo e Ruben Guerreiro. Sarà il portoghese Guerreiro dell’Education First a tagliare per primo il traguardo di Roccaraso, tra lui e il gruppo più di un minuto e mezzo di vantaggio e altri corridori che di fatto tolgono ai big la possibilità di aggiudicarsi gli abbuoni rimanenti.
La giornata di Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali ha provato a movimentare la corsa schierando i suoi uomini in testa nell’ascesa finale. Ma, complice anche il forte vento che insieme alla pioggia si è abbattuta sul gruppo, l’azione non ha avuto l’efficacia desiderata. Tornato nei ranghi e pilotato dalla Deceuninck il siciliano ha finito per pagare 13” dalla coppia Fuglsang e Kelderman.
Lo Squalo dello Stretto ha pagato il repentino cambio di velocità dei big, da sempre seguire gli scatti secchi è il suo punto debole. Il distacco è stato comunque molto contenuto poiché gli avversari hanno atteso gli ultimi 400 metri per attaccare. Gli uomini di classifica arrivano tutti in ordine sparso, Kelderman e Fuglsang a 1’38” dal vincitore di tappa, davanti al messinese giungono anche Majka (1’41”) e Pozzovivo (1’44”), ma Nibali (1’51”) riesce a guadagnare 5 secondi sulla maglia rosa Almeida (1’56”) e 8 secondi su Kruijswijk (1’59”), i due han sofferto il cambio di velocità più di Nibali.
L’aggiornamento delle classifiche
Nonostante il cedimento mostrato nel finale Almeida resta al comando della Generale, in maglia rosa e bianca di miglior giovane. Démare mantiene la sua maglia ciclamino di miglior sprinter, che però oggi non era minimamente in discussione. Cambia solo la maglia di miglior scalatore che passa da Filippo Ganna al vincitore di tappa Guerreiro, anche Visconti (presente nella fuga di giornata) e Castroviejo han sorpassato il campione del mondo a cronometro, la fuga ha pagato in questo senso.
Domani sarà giorno di riposo e non si correrà, importante sia perché saranno effettuati i tamponi a tutti i corridori e anche per recuperare le energie e pianificare la seconda settimana. Si riprenderà martedì da Lanciano con arrivo a Tortoreto, frazione che interesserà alle squadre dei velocisti, ma non è d escludere che un’altra fuga possa arrivare all’arrivo.
Con l’arrivo delle salite Nibali attaccherà, perché a giorni gli verrà fornita una nuova bici rivoluzionaria con pedalata assistita, e sperando che nel frattempo qualche altro corridore si ritiri potrebbe vincere il giro.
E Nibali, Nibali sempre Nibali, ma non si può essere squali a tutte le età, si può duventar tonni più stagionati. A parte il su carattere un po’ rabbioso, qualcuno si aspettava che diventasse il vincitore più anziano del Giro, ma giovani e forti incombono, avranno più strada e più spazio. Basta con Nibali, il patriottismo dei giornalisti lo lasci pensionare.
Che belli messinesi che abbiamo . Sempre a criticare. NIBALI È IL NOSTRO ORGOGLIO. I CONTI SI FANNO ALLA FINE DEL GIRO
PER IL RESTO NIBALI È NELLA STORIA DEL CICLISMO MONDIALE E NESSUNO POTRÀ CANCELLARE QUELLO CHE HA FATTO