Blitz Dominio, 13 condanne al processo contro il nuovo clan di Mangialupi

Blitz Dominio, 13 condanne al processo contro il nuovo clan di Mangialupi

Alessandra Serio

Blitz Dominio, 13 condanne al processo contro il nuovo clan di Mangialupi

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mercoledì 28 Febbraio 2018 - 23:15

Mafia e affari, dalle slot machine agli immobili, all’ombra di Di Domenico La Valle.

Erano quasi le 22, ieri sera, quando il GUP Monica Marino è rientrata in aula per leggere il verdetto alla fine del processo abbreviato dell’operazione Dominio. La sentenza è di 13 condanne, una sola assoluzione ed un non luogo a procedere.

Lo scorso 7 febbraio il PM Maria Pellegrino ha chiesto la condanna per tutti e 15 gli imputati, finiti nel mirino della Dda perché legati il al nuovo clan di Mangialupi e agli affari di Domenico La Valle.

La retata della Guardia di Finanza è scattata nel marzo dello scorso anno: conti correnti e immobili ammontanti a quasi 10 milioni di euro complessivi sequestrati, 21 arresti, mentre gli indagati in totale erano 32.

Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia – insieme al PM Pellegrino c’era la collega Liliana Todaro, avevano fatto emergere nuovi assetti nella cosca e il ruolo di Domenico La Valle il quale, approfittando della disgregazione della cosca storica, era riuscito ad assumere il controllo totale delle attività di zona, costituendo il punto di riferimento imprenditoriale del quartiere.

Per fare questo, La Valle si era avvalso di una fitta rete di collaboratori mettendo “le mani” soprattutto nel campo delle slot machine e delle scommesse online.

Ecco nel dettaglio la sentenza: 13 anni per Domenico La Valle, 16 anni e 2 mesi per Alfredo Trovato; 9 anni per Paolo De Domenico; 9 anni e 4 mesi per Francesco Laganà, 9 anni e mezzo per Salvatore Trovato, 4 anni e 8 mesi per Giovanni Megna; 2 anni per Giancarlo Merciega e Davide Romeo; Grazia Megna, 2 anni e 2 mesi per Alberto Alleruzzo, 1 anno e 10 mesi per Carmelo Bombaci, 1 anno per Domenico Galtieri, 6 mesi per Giuseppe Caleca, 8 anni per Santo Corridore, 4 anni e 8 mesi per Giuseppe Luppino. Escono dalla vicenda Grazia Megna, assolta, e Giuseppe Caleca, per il quale è stato disposto il non luogo a procedere.

Alessandra Serio

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