Rinviati a giudizio gli ex amministratori del comune tirrenico coinvolti nell'inchiesta sulle presunte mazzette volte a sbloccare l'iter del mai realizzato parco commerciale ad Archi. L'inchiesta del Ros scoprì una operazione di lobby e tangenti in salsa barcellonese.
Va al vaglio dei giudici di primo grado l’operazione “Ombra”, l’inchiesta dei Carabinieri sul progetto di un parco commerciale a San Filippo del Mela, sfociata negli arresti domiciliari nel marzo 2017 di Pasquale Aliprandi e Giuseppe Recupero, rispettivamente sindaco e vice sindaco di San Filippo del Mela.
Il giudice per l’udienza preliminare di Barcellona, Salvatore Pogliese, ha accolto la richiesta del Pm Alessandro Liprino e rinviato a giudizio tutti gli imputati. Saranno ora i giudici del Tribunale, quindi, a stabilire se è fondata l’accusa di concussione e le altre, contestate a vario titolo ad Aliprandi, Recupero, l’ex sindaco Giuseppe Cocuzza, l’ex consigliere comunale Massimiliano Ragno, il dipendente Antonio Pino, l’imprenditore palermitano Giuseppe Didonna. Il processo comncerà ad ottobre prossimo.
La Procura di Barcellona – il capo Emanuele Crescenti e il sostituto Liprino, ricostruirono grazie al Ros dei Carabinieri il pagamento di una mazzetta per la realizzazione dell’affare e l’operazione di lobbing che si mise in moto per sbloccare l’iter della concessione. Il parco commerciale non vide mail la luce.
Hanno difeso gli ì avvocati Marcello Scurria, Carmelo Vinci, Tommaso Calderone e Gianni Pino.