Processo all'ispettore dei vigili urbani che accusò gli attivisti di averlo spintonato. A giudizio anche i due ragazzi.
Comincerà il prossimo 24 settembre davanti ai giudici della II sezione penale del Tribunale il processo bis sul così detto "caso tenda", ovvero la vicenda dei due attivisti "sgomberati" dall'aiula frontaliera all'Università centrale con tanto di tafferugli con i vigili, nell'agosto del 2015.
Il Giudice per l'udienza preliminare Simona Finocchiaro ha rinviato a giudizio l'ispettore di polizia municipale Marcello Vita, che ora dovrà difendersi dall'accusa di aver attestato falsamente di essere stato spintonato dai due giovani ai quali aveva intimato di smontare la tenda. I reati contestati sono calunnia, falsa testimonianza e falso ideologico.
Compariranno davanti al giudice anche i due attivisti, Filomena Romeo e Sergio Runci ai quali contesta le lesioni conseguenza della resistenza a pubblico ufficiale. Ai due viene contestate le lesioni "non volute di tale delitto", scrive il PM Francesco Massara.
L'ispettore Vita è difeso dall'avvocato Giovanni Randazzo, mentre l'avvocato Guido Moschella difende gli attivisti.
Il processo è uno dei due ancora in piedi sulla vicenda, ed è conseguenza di un precedente dibattimento, chiuso in primo grado con le condanne per Romeo e Runci, mentre in appello, a ottobre scorso, i giudici di secondo grado avevano assolto Runci dall'accusa di rifiuto di fornire le proprie generalità, annullato la sentenza di I grado e rinviato gli atti alla Procura per provvedere nuovamente, in base alle nuove indicazioni emerse.
per gli approfondimenti leggi qui