Gettonopoli, 15 condanne più leggere in appello e 2 assoluzioni totali

Gettonopoli, 15 condanne più leggere in appello e 2 assoluzioni totali

Alessandra Serio

Gettonopoli, 15 condanne più leggere in appello e 2 assoluzioni totali

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giovedì 20 Dicembre 2018 - 20:13
Giudiziaria

Erano le 20.20 in punto quando il presidente del Collegio Alfredo Sicuro (a latere Arena e Grimaldi) ha letto il verdetto. L'aula era affollata di avvocati, di ex consiglieri comunali e dei tanti "supporter" di alcuni sin dalle 18, ora in cui era stato ventilato sarebbero usciti i giudici con la sentenza, che invece si è fatta attendere.

Alla fine della lunga camera di consiglio, cominciata nel primo pomeriggio, i giudici hanno riformato quasi integralmente la sentenza di primo grado, pronunciando parecchie assoluzioni parziali "perché il fatto non sussiste, e riducendo il quantum delle pene stabilite in primo grado in maniera piuttosto rilevante.

In buona sostanza i giudici hanno cassato l'accusa di falso, ritenuta sussisente quella di truffa, escluso l'aggravante e "sgravato" le condanne. Ne escono assolti totalmente Libero Gioveni e Nora Scuderi.

Per tutti gli altri, il verdetto è questo:

un anno e mezzo per Carlo Abbate , Santi Daniele Zuccarello e Fabrizio Sottile; un anno e 2 mesi per Piero Adamo, Antonino Carreri,un anno e 4 mesi per Angelo Burrascano; un anno e 3 mesi per Andrea Consolo, Nicola Cucinotta, Carmela David,Santi Sorrenti un anno e 5 mesi per Giovanna Crifò e Pio Amadeo, un anno e 7 mesi per Nicola Salvatore Crisafi, Paolo David,un anno e 9 mesi per Benedetto Vaccarino.

Per tutti la pena è sospesa ed è stata revocata l'interdizione dai pubblici uffici. La provvisionale che dovranno pagare scende a 3 mila euro per ciascuno e la misura cautelare è revocata.

“La sentenza ci lascia solo moderatamente soddisfatti – commenta l'avvocato Nino Favazzo – Dalla lettura del dispositivo, appare evidente che la significativa riduzione delle pene inflitte con la sentenza di primo grado sia stata la conseguenza, inevitabile, dell’accoglimento del motivo di appello con cui si era chiesta la esclusione della aggravante della fidefacienza degli atti pubblici e, ma solo in misura più modesta, della intervenuta assoluzione, solo da alcune specifiche condotte, tra le diverse contestate agli imputati. Continua a restare incomprensibile come possa reggere una condanna per truffa, in mancanza di artifici o raggiri e per falso, senza una dichiarazione degli imputati volta ad attestare la loro effettiva e continua presenza in commissione. Credo dovrà essere la Cassazione a sciogliere ogni dubbio a riguardo".

Impegnati nelle difese anche gli avvocati Aurora Notarianni, Salvatore Versaci, Carlo Taormina, Alberto Gullino, Francesco Rizzo, Danilo Santoro, Tommaso Autru Ryolo, Nunzio Rosso, Ugo Colonna, Daniela Chillè, Fabrizio Formica, Vincenzo Grosso,Marco Vonnella, Giovanni Pino, Massimo Rizzo,Tommaso Calderone.

LEGGI QUI:

le richieste dell'Accusa

La sentenza di primo grado

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