La neo mamma morì poche ore dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, Francesco, per le complicanze di una copiosa emorragia. Non riuscì mai ad abbracciare il piccolo.
Sarà il processo a stabilire se ci sono responsabilità mediche nella morte di Lavinia Marano, deceduta subito dopo il parto nel settembre 2016 al Policlinico. Oggi il Giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza ha rinviato a giudizio per omicidio colposo tutti e 10 i medici indagati. Si tratta dell'equipe che l'ha seguita durante il travagliato parto e il primario di reparto. Il processo comincerà il prossimo 14 giugno davanti al giudice monocratico Pagana.
La Procura aveva chiesto per tutti le imputazioni, alla fine dell’indagine volta a chiare cosa era accaduto in quelle travagliate ore, dopo il cesareo, prima nel reparto di Ostetricia, poi in sala operatoria, dove Lavinia è stata trasferita per tamponare la copiosa emorragia.
Intervento che non è bastato, e i medici hanno dovuto asportare l'utero. Anche così la neo mamma non ce l'ha fatta: è spirata la mattina successiva, chiudendo gli occhi per sempre su suo figlio, il piccolo Francesco, tenuto in braccio soltanto pochi minuti.
Una morte tragica per una neo mamma di 44 anni, che ha lasciato sconvolta i suoi familiari, affidatisi agli avvocati Nunzio Rosso, Franco Rosso e Giovanni Caroè per cercare la verità. Lavinia era molto amata e conosciuta in città per la sua attività di cantante.