Alla fine degli accertamenti restano in 10 i camici bianchi indagati per il decesso della nota cantante di 44 anni, spirata nel settembre 2016 al Policlinico.
E’ ad uno snodo cruciale l’inchiesta per stabilire se ci siano responsabilità nella morte della 44enne Lavinia Marano, spirata nel settembre 2016 poche ore dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, al Policlinico (leggi qui)
Il sostituto procuratore Rossana Casabona ha tirato le fila degli accertamenti, chiudendo le indagini per 10 medici. Si tratta dell’equipe che l’ha seguita durante il travagliato parto e il primario di reparto. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Tre camici bianchi vanno invece verso l’archiviazione. (leggi qui)
La Procura, quindi, ha ora il quadro completo di quel che è accaduto in quelle travagliate ore, dopo il cesareo, prima nel reparto di Ostetricia, poi in sala operatoria, dove Lavinia è stata trasferita per tamponare la copiosa emorragia. Intervento che non è bastato, e i medici hanno dovuto asportare l’utero.
Anche così la neo mamma non ce l’ha fatta: è spirata la mattina successiva, chiudendo gli occhi per sempre su suo figlio, il piccolo Francesco, tenuto in braccio soltanto pochi minuti.
Una morte tragica per una neo mamma nel fiore degli anni, che ha lasciato sconvolta i suoi familiari, affidatisi agli avvocati Nunzio Rosso e Giovanni Caroè per cercare la verità.
Alessandra Serio
Che disgrazia per il piccolo venuto al mondo e per la famiglia straziata dal dolore. Speriamo che venga fatta chiarezza su questa faccenda… Io vorrei però conoscere i nomi, per correttezza, non per un pubblico linciaggio mediatico, dei medici che hanno avuto in cura questa sfortunata signora. Per completezza di informazione. Molto spesso si conoscono nomi e cognomi dei protagonisti di cronaca.. altre volte no. In questo caso.. No! Mah che ci sarà da nascondere dico io