Ricoverata per l'intervento di routine, la 66enne Nazarena Cardia non è più tornata a casa. I familiari hanno chiesto l'intervento della magistratura e i carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche.
E' stato un fulmine a ciel sereno quello che ieri ha colpito la famiglia di Nazarena Cardia, 66 anni, di Cataratti. La donna si è spenta stamattina al Policlinico, dove aveva appena eseguito una endoscopia. Un esame di routine, quello cui è statata sottoposta la donna.
Ecco perché i cinque figli si sono rivolti ad un legale, l'avvocato Daniele Pagano, per siglare un esposto e chiedere l'intervento della magistratura.
I carabinieri, ricevuta la denuncia, hanno immediatamente sequestrato le cartelle cliniche ed il corpo senza vita della donna non è stato restituito ai familiari per le esequie ma ne è stato disposto il trasferimento all'obitorio, dove con molta probabilità sarà sottoposto ad autopsia. Sarà comunque il magistrato di turno, già stamattina a decidere quali passi dovrà compiere l'inchiesta per stabilire cosa sia successo a Nazarena Cardia.
La donna, raccontano i familiari nell'esposto, soffriva di obesità ed era ricoverata nel reparto malattie metaboliche dallo scorso 9 febbraio. L'equipe che l'aveva in cura ha deciso di sottoporla ad endoscopia, un esame ordinario ed a bassissimo rischio, tanto che i familiari non sono stati neppure avvisati dell'intervento.
Ma qualcosa non è andato come doveva e le condizioni della sessantaseienne sono precipitate senza che i suoi cari abbiano potuto salutarla.
Sarà ora la procura di Messina a far luce su cosa è accaduto e stabilire se ci sono eventuali responsabilità dei camici bianchi che si sono occupati di Nazarena.
Alessandra Serio