Va a sentenza il secondo troncone processuale scaturito dall'inchiesta dei carabinieri, partita dopo l'attentato alla guardia giurata Giorgianni di Spadafora. Alla sbarra gli spacciatori messinesi e i pusher della tirrenica.
Tre anni e mezzo di reclusione per Francesco Turiano, 10 anni e mezzo per Lorenzo Di Blasi e Salvatore Tindaro Pino, 2 anni e mezzo per Rosario Verdura, infine un anno (in continuazione con una precedente condanna) per Domenico Parisi. Assolto totalmente "perché il fatto non sussiste", Pietro Coppolino.
E' questo il verdetto della seconda sezione penale del Tribunale (presidente Pagana) per le sei persone coinvolte nell'operazione Intreccio che avevano scelto il rito ordinario. Pur severe, le condanne emesse dai giudici sono comunque più basse rispetto a quelle sollecitate dall'Accusa. Gli stessi imputati condannati sono stati assolti parzialmente per alcune delle accuse contestate. Hanno difeso gli avvocati Giuseppe Carrabba, Salvatore Silvestro, Pietro Fusca, Giuseppe Donato e Tino Celi.
L'inchiesta dei Carabinieri, scattata nel 2011, ha svelato i collegamenti tra una gang di spacciatori della zona tirrenica alle porte di Messina e la piazza messinese di Mangialupi,dove emerge la figura di Francesco Turiano, il più giovane della omonima e nota famiglia. A dare il via all'attività dei carabinieri, le confidenze della donna del capo. Sullo sfondo, poi, l'agguato ai fratelli Giorgianni di Venetico, tentato da alcuni dei ragazzi finiti dell'inchiesta, e terminato con la morte di un altro giovane del gruppo che aveva aperto il fuoco.
Altri sei imputati erano stati già processati in abbreviato alla fine del 2014.
Alessandra Serio
Ottimo questa è la pulizia che serve a Messina , nessuna pietà
Ottimo questa è la pulizia che serve a Messina , nessuna pietà