I difensori aderiscono allo sciopero degli avvocati. Slitta al 6 maggio prossimo l'appello del processo chiuso un anno fa con prescrizione e assoluzione per il sindaco di Messina e 17 coimputati di Fiumedinisi.
Slitta al prossimo 6 maggio la prima udienza del processo d'appello sui contratti di quartiere a Fiumedinisi, chiuso in primo grado con prescrizioni e assoluzioni per Cateno De Luca e gli altri 17 imputati.
Prevista per stamani in Corte d'Appello, il collegio ha subito fissato altra data perché i difensori hanno aderito alla tre giorni di astensioni dalle udienze proclamata a livello nazionale dagli avvocati.
Si torna in aula in primavera, quindi, per valutare la sentenza emessa il 10 novembre 2017. Oltre che l'oggi sindaco di Messina, il procesos riguarderà la posizione di altre sette persone tra ex amministratori e funzionari.
Per la Procura, De Luca non andava assolto, non doveva essere derubricata l'accusa di concussione e non c'erano i termini per applicare le prescrizioni, che a pioggia hanno liberato dal processo anche gli altri imputati.
Se ne riparlerà soltanto tra oltre cinque mesi.
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