Dopo aver interrogato Jervolino e Puglisi, i finanzieri sono tornati al Teatro per acquisire atti sui bilanci successivi al 2016. L'inchiesta intanto si allarga alle produzioni.
La Guardia di Finanza è tornata al Vittorio Emanuele. Gli investigatori che stanno passando al setaccio gli atti relativi alla penultima gestione dell'ente, dopo l'ultimo esposto dell'ex presidente Maurizio Puglisi e dopo averlo nuovamente ascoltato, sono tornati al Teatro per acquisire nuovi documenti, relativi alle vicende indicate proprio da Puglisi.
I finanzieri se ne sono andati via con un faldone di atti, ed hanno poi ascoltato anche Salvatore Jervolino, ex componente del consiglio di amministrazione. Entrambi sono stati convocati dagli investigatori come persone informate sui fatti.
Jervolino in particolare è stato componente del collegio dei revisori dei conti che già dal 2016 ha segnalato le criticità del bilancio dell'ente durante la gestione Saja – Puglisi. Uscito dal collegio, con la nomina di Luciano Fiorino a presidente è rimasto come consigliere, in quota Regione.
Le criticità segnalate da Jervolino e la "guerra" interna al cda sono proprio al centro della inchiesta della Finanza, che si è mossa parallelamente a quella della magistratura contabile. Nel mirino degli investigatori messinesi, però, ci sono anche alcune produzioni copartecipate del Vittorio.