Sempre più lontane le dimissioni di Materia, chieste dall'opposizione: il Riesame ha infatti stabilito che l'abuso d'ufficio non c'è e il sindaco non ha perseguitato l'ex comandante La Rosa. Ecco perché
Roberto Materia non andava “allontanato” dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Non c’erano gli indizi di colpevolezza gravi ed evidenti. Al contrario, la lettura delle vicende, così come ricostruite dal sindaco della città del Longano e dai suoi difensori, gli avvocati Marcello Scurria e Tommaso Calderone, convince e lo discolpa. Nessun “accanimento” contro l’ex comandante dei Vigili Urbani La Rosa: la prima cessazione dell’incarico risale ad un anno prima degli esposti anonimi sugli abusi dell’assessore Angelo Coppolino. Gli altri provvedimenti amministrativi adottati dal primo cittadino de Longano e dalla macchina comunale sono ugualmente tutti legittimi (leggi qui per approfondimenti)
E’ questa in sostanza la ragione che ha convinto il Tribunale del Riesame di Messina (presidente Maffa) lo scorso 2 marzo a revocare il divieto di dimora a Barcellona disposto dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di Materia. In sei pagine di motivazione, depositate ieri, il Collegio della Libertà cassa soprattutto il dolo: non ci sono indizi della persecuzione ritorsiva nei confronti di La Rosa.
Soddisfatti i legali, che hanno visto accolta la loro tesi, rappresentata anche attraverso una corposa produzione di documenti che ha offerto ai giudici la versione dei fatti di materia.
“L’apparato argomentativo del Tribunale – commentano gli avvocati Scurria e Materia – evidenzia con chiarezza la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza a carico del Materia in ordine alla imputazione contestata (abuso d’ufficio). Il Tribunale del Riesame, valorizzando gli elementi forniti dalla difesa, attraverso un’autonoma, penetrante e puntuale. confutazione del quadro indiziario, già conosciuto dal giudice delle indagini preliminari, ha escluso il contestato intento persecutorio del Materia nei confronti dell’ex Comandante dei VV.UU.”.
I riflessi politici sono chiari: Materia non ha mai pensato di lasciare l’incarico, e oggi le sue dimissioni sono sempre più lontane, malgrado l’indagine della Procura di Barcellona vada avanti. “ Senza indulgere ad alcun facile ottimismo – continuano infatti i legali – il rigore argomentativo e logico del provvedimento di annullamento della misura cautelare, costituisce, a parere degli scriventi difensori, la miglior premessa per dimostrare la correttezza del comportamento del Sindaco Materia. In ogni caso, le argomentazioni del TdR restituiscono al Sindaco l’indispensabile serenità per proseguire il mandato amministrativo affidatogli dai Cittadini."