Cinque astenuti su 18 presenti per l’approvazione del previsionale 2012. Soddisfatto il presidente Messina che torna a puntare i riflettori sulla realizzazione del terminal crocieristico nell’area dismessa dei Magazzini Generali: infrastruttura che darebbe grande rilancio all’economia della città. La Confartigianato dice no al commissariamento
Il coinvolgimento del segretario generale della Camera di Commercio Vincenzo Musmesci nello scandalo Ascom Finance, insieme al deputato regionale Roberto Corona, sospeso dall’incarico di direttore generale della Confcommercio (vedi correlati), non ha di certo risparmiato l’Ente Camerale. Lo dimostrano le chiare prese di posizione da parte delle diverse organizzazioni di settore, e non solo, (Fai, Cia, Confindustria, Confesercenti e Cgil, la Confartigianato), che fortemente hanno condannato l’accaduto, evidenziando la necessità di tutelare l’immagine della Camera di Commercio e mostrando di condividere l’invio di ispettori regionali da parte del competente assessorato.
Questa mattina intanto a Piazza della Repubblica, si è tenuta la giunta camerale, per l’approvazione del bilancio previsionale 2012, votato favorevolmente ma con 5 astenuti su 18 presenti. «Abbiamo iniziato con forza e con coraggio un’azione di promozione delle aziende – ha affermato il presidente – e di apertura dell’Ente camerale al territorio, sostenendo una serie di iniziative e di manifestazioni”. E, a tal proposito, ha ricordato, tra le altre manifestazioni, l’organizzazione della “Fiera Nautica” e della “Expo dell’artigianato artistico messinese”, accendendo nuovamente i riflettori sull’ipotesi di realizzazione di un terminal crocieristico nell’area dismessa dai Magazzini generali. Ci sono i margini per realizzare questa grande infrastruttura – ha aggiunto l’amministratore unico dell’Azienda speciale servizi alle imprese dell’Ente camerale, Saro La Rosa – che darebbe un grandissimo slancio allo sviluppo ed all’occupazione nella nostra provincia e all’immagine della città intera, nel momento in cui il Comune progetta la realizzazione dell’isola pedonale dal porto a Piazza Cairoli».
Ad illustrare i documenti finanziari è stato il presidente del Collegio dei revisori, Giuseppe Grazia: «Un bilancio che nei numeri si consolida nel tempo e che non avrà prospettive di crescita sino a quando una norma distorta, rispetto al panorama nazionale, obbliga le Camere di commercio siciliane ad erogare le pensioni ai propri dipendenti, sostituendosi alla previdenza obbligatoria. Ciò comporta l’esborso annuale di oltre 4 milioni di euro, che potrebbero invece essere utilizzati per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria».
Chiusa la pratica bilancio, Messina ha dato lettura di un documento approvato, appunto, nella giunta di ieri inerenti i fatti giudiziari che hanno “terremotato” l’ente: «Come già dichiarato, ribadisco con forza che, per quanto a mia conoscenza, nessun atto, procedura o deliberazione assunta dagli organi istituzionali e dagli uffici di questa Camera di commercio possono essere direttamente o indirettamente ricondotti o collegati ad eventuali atti prodotti dall’on. Roberto Corona e dal dott. Vincenzo Musmeci, nella loro qualità di amministratori della Ascom Finance». Con riferimento poi alle vicende che nel dettaglio riguardano il segretario, Messina specifica: «sono venuto a conoscenza che allo stesso è stato notificato il 19 dicembre 2011 il provvedimento di sequestro dei beni assunto in via cautelativa dalla competente Procura della Repubblica. Al momento – aggiunge – non è stata formulata alcuna richiesta di rinvio a giudizio». Messina coglie l’occasione anche per levarsi qualche “sassolino”, si fa per dire, dalla scarpa: «Relativamente ai giudizi critici, ai richiami alla trasparenza ed alla salvaguardia del ruolo e del prestigio dell’Ente camerale, mossi da alcune organizzazioni, ribadisco la mia opinione che si tratta, in grande misura, di commenti generici ed affrettati, oltre che non riscontrati e, a volte, ingenerosi. Nell’attesa della preannunciata visita degli ispettori regionali decisa dall’assessore Venturi – conclude il presidente – ribadisco un mio apprezzamento per tale decisione, che consentirà, dopo le verifiche e gli accertamenti, che auspico i più attenti ed approfonditi, di poter fare totale chiarezza certificando la correttezza e la trasparenza dell’amministrazione dell’Ente camerale. Mi riservo, pertanto, di riconvocare a breve gli organi camerali per dare informazione tempestiva sull’esito degli accertamenti che saranno svolti». Affermazioni quest’ultime, supportate anche dal vicesegretario e dirigente dell’area amministrativa dell’Ente camerale, Rita Todaro: «Garantisco l’assoluta separatezza ed estraneità degli uffici e del personale della Camera di commercio dall’Ascom Finance. Uffici e personale che rendono al cittadino un servizio trasparente ed efficiente nel quale è impossibile inserirsi con azioni di clientelismo e di favoritismo».
Intanto si registra una nuova dichiarazione della Confartigianato Imprese di Messina. Il presidente provinciale Giuseppe Interdonato, afferma di volere evitare ogni strumentalizzazione o discussione di bottega, evidenziando il proprio netto “no” all’ipotesi commissariamento: «La nostra Associazione è decisamente contraria e non lo diciamo sulla base di Argomentazioni campate in aria o strumentali o fine a se stessa, ma lo diciamo perché riteniamo e siamo convinti che i fatti giudiziari che hanno interessato l’Ascom Finance non hanno sfiorato di fatto l’istituzione camerale. Siamo altresì fiduciosi che tutta la vicenda sarà ricondotta dentro un piano di civiltà giuridica e che la stessa non può essere piegata alle emozioni o alle logiche emergenziali del momento. Crediamo che imprenditori e cittadini non meritino tutto questo, soprattutto in un momento di grave crisi economica in cui la Camera di Commercio deve rimanere un punto di riferimento per le imprese e per l’economia dell’intera provincia di Messina».
Interdonato “elogia” i meriti dell’Ente Camerale, puntando soprattutto sulla possibilità di realizzazione del terminal crocieristico nell’area dei Magazzini Generali, «struttura indispensabile per lo sviluppo economico del nostro territorio. Lasciamoci alle spalle, in questo momento delicato, apparentamenti, giochi di potere, polemiche: guardiamo al futuro della nostra città, ai giovani. Messina ha bisogno di azioni di politica costruttiva, non di polemiche: tutti gli stakeholders, le istituzioni, le imprese, la politica, la società civile devono lavorare insieme per il bene comune. Un invito va rivolto a tutti i componenti degli organi camerali ed in particolare al Presidente Nino Messina, a cui va rinnovata la nostra piena e convinta fiducia, dimostrando grande volontà, saggezza e capacità, nell’affrontare le impegnative sfide del presente. Solo lavorando tutti insieme possiamo evitare che la città di Messina perda pezzi e venga nuovamente depauperata e marginalizzata rispetto al contesto regionale e nazionale».
Parole importante, di incondizionata vicinanza al presidente Messina, che “scacciano” cattivi pensieri e male lingua. A Natale siamo tutti più buoni. (EDP)