I tre ascensori del palazzo di giustizia nebroideo sono bloccati da giorni perché non ci sono i fondi per rinnovare il contratto di manutenzione. La denuncia dell'avvocato Calunniato e la "rabbia" della Camera Penale.
Tre ascensori fuori uso e il Tribunale diventa inaccessibile ai disabili, sia a quelli che per la Giustizia lavorano, come avvocati, magistrati e operatori, sia per quelli che la giustizia la domandano, o sono chiamati a risolvere un contenzioso a loro carico. A sollevare il problema presentatosi a Patti qualche giorno fa, ed ancora in corso, è stato l'avvocato mistrettese Enzo Calunniato. Disabile, il legale è riuscito a fare accesso al Tribunale, lo scorso 1 febbraio, adoperando i due ascensori su tre funzionati. Al ritorno, però, erano stati bloccati anche gli altri due ed il legale è rimasto "bloccato" al secondo piano. E' servito l'aiuto di sua moglie e di altri inservienti per riuscire a portarlo al piano terra, lungo le scale.
Il legale ha chiesto lumi al presidente Bruno Finocchiaro e gli è stato risposto che gli ascensori erano fuori uso perché non è stato rinnovato il contratto di manutenzione. Le casse del tribunale nebroideo sono vuote, e in attesa dell'invio dei fondi da parte della Corte d'appello di Messina così da poter rinnovare il contratto con la ditta incaricata, l'unica via di accesso disponibile anche ai disabili – gli ascensori appunto – sono stati precauzionalmente fermati.
Il legale ha inviato una dura nota a tutte le autorità competenti ed ha ricevuto la solidarietà della Camera Penale di Patti, presieduta da Carmelo Occhiuto. La Camera si è riunita in seduta straordinaria lo scorso 5 febbraio proprio per discutere del caso, ed ha inoltrato al Presidente Finocchiaro una istanza perché il problema sia risolto al più presto.
Alessandra Serio