Responsabilità civile dei magistrati, l'Anm ne parla col prof. Silvestri

Responsabilità civile dei magistrati, l’Anm ne parla col prof. Silvestri

Alessandra Serio

Responsabilità civile dei magistrati, l’Anm ne parla col prof. Silvestri

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martedì 23 Giugno 2015 - 22:01

Il costituzionalista messinese a confronto con Pasquale Ciccolo, PG della Cassazione all'incontro organizzato dall'Anm di Messina.

La nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, le possibilità di applicazione in concreto e i rischi per la macchina della giustizia. Sarà il costituzionalista Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte Costituzionale, a parlarne venerdì 26 giugno alle 17 nell’aula magna della Corte d’Appello di Palazzo Piacentini. Al tavolo con lui ci saranno Pasquale Ciccolo, Procuratore Generale della Corte di Cassazione, mentre ad aprire l’incontro sarà il Procuratore Generale di Messina, Giovanni D’Angelo.

Ad organizzare l’incontro, nei giorni in cui il dibattito infiamma, è stata la sezione messinese dell’Anm, la sigla sindacale dei magistrati, retta da Maria Teresa Arena

2 commenti

  1. Ci sono dunque voluti 27 anni, e il rischio di pagare all’Unione Europea una salatissima multa di 50 milioni di euro, per restituire agli elettori almeno una parte di quanto era loro dovuto con il referendum dell’8 e 9 novembre del 1987, promosso soprattutto dai radicali allo scopo di far valere la responsabilità civile dei magistrati. Un referendum che, abrogando con 20 milioni 770 mila e 334 sì, pari all’80,20 per cento dei votanti, alcune disposizioni del vecchio codice di procedura civile del 1940, espose le toghe all’obbligo di rispondere anche personalmente e patrimonialmente dei loro errori, senza scaricarne l’onere solo sullo Stato, cioè sui contribuenti.
    Giusto discutere far riunione con emeriti e non emeriti.
    IL POPOLO E’SOVRANO

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  2. Ci sono dunque voluti 27 anni, e il rischio di pagare all’Unione Europea una salatissima multa di 50 milioni di euro, per restituire agli elettori almeno una parte di quanto era loro dovuto con il referendum dell’8 e 9 novembre del 1987, promosso soprattutto dai radicali allo scopo di far valere la responsabilità civile dei magistrati. Un referendum che, abrogando con 20 milioni 770 mila e 334 sì, pari all’80,20 per cento dei votanti, alcune disposizioni del vecchio codice di procedura civile del 1940, espose le toghe all’obbligo di rispondere anche personalmente e patrimonialmente dei loro errori, senza scaricarne l’onere solo sullo Stato, cioè sui contribuenti.
    Giusto discutere far riunione con emeriti e non emeriti.
    IL POPOLO E’SOVRANO

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