Una class action parte da Messina contro Fast web e Telecom Italia per i danni causati a Montepiselli dai lavori per la fibra ottica
Una class action contro Fast web e Telecom Italia. Ad avviarla il Movimento Liberi Insieme su input degli abitanti di via Gelone a Montepiselli. Il motivo? Danni idrici causati dai lavori per la fibra ottica. In particolare denunciano il comportamento omissivo delle ditte incaricate dei lavori di posatura della fibra per conto di Fast web e Telecom. Comportamento che ha causato danni alla condotta idrica e provocato enormi disagi agli abitanti della zona. Basti pensare che in tanti sono rimasti senza acqua per ben 3 giorni, ovvero da giovedì 5 settembre fino alla domenica successiva.
Disagi per centinaia di famiglie
Ben cinque palazzine e centinaia di famiglie, con anziani, disabili e bambini, hanno fronteggiato l’interruzione del pubblico servizio provocato dagli operai incaricati per conto di Fast Web e Telecom. Durante i lavori avrebbero tranciato di netto la conduttura idrica, lasciando gli abitanti della zona senza acqua. Sono precipitati in una situazione paradossale e senza possibilità di venirne fuori in tempi rapidi. Anche a causa della mal celata rottura della conduttura idrica, che veniva ugualmente ricoperta senza avvisare l’Amam del danno provocato. Questo il racconto del Movimento Liberi e Insieme.
Il plauso all’Amam
«E’ obbligo intellettuale in questa sciagurata e vergognosa vicenda, dover invece esaltare l’operato dei dipendenti dell’Amam e del suo Amministratore Puccio. Da subito si sono mobilitati per i cittadini di Montepiselli. Hanno individuato il danno le problematiche legate alla chiusura del chiusino e sono intervenuti per ripristinare la conduttura e la successiva erogazione idrica. In egual misura ricordiamo gli sforzi fatti in questi mesi dal vice sindaco Mondello, nonostante il decreto scavi consenta alla suddetta società di avere un discreto paracadute».
Risarcimento ai cittadini
«I cittadini meritano un risarcimento per i disagi subiti ed i legali del nostro Movimento agiranno per loro conto nelle sedi opportune. E’ nostro auspicio che anche il Comune di Messina e l’Amam si attivino per farsi ristorare delle somme esborsate per riparare i danni provocati dalle ditte operanti per conto di Fast web e Telecom Italia. Dovrebbero inoltre sforzarsi di prevedere controlli serrati e maggiore presenza nei cantieri sul territorio comunale, al fine di evitare che questi signori continuino a fare i loro comodi a danno della città e dei suoi abitanti».
Il responsabile é il Comune che, n.q. di proprietario, non vigila sulla corretta esecuzione dei lavori e, di conseguenza, non ha contezza di eventuali danni causati alle reti ed agli impianti insistenti nel sottosuolo. Una corretta supervisione da parte dei funzionari del Comune ridurrebbe, di molto, questi rischi.
Infatti mi chiedo, ma il Comune ha mai vigilato sull’esecuzione dei lavori e sul corretto rispristino delle strade quando vengono fatti degli scavi? Sono tanti gli esempi di strade sventrate e coperte alla meno peggio…i mega dirigenti del comune perché non si alzano dalla poltrona e vanno a vedere cosa succede per le strade?