Gli acquedotti sono vecchi e troppi comuni restano senz'acqua periodicamente. L'appello di quasi tutti i sindaci del messinese
È partita da Ucria la nota, sottoscritta da 79 sindaci della provincia di Messina, sull’emergenza idrica e le criticità riguardanti la gestione dei rispettivi civici acquedotti. L’appello è stato inviato al Governatore Musumeci e al Dipartimento regionale della Protezione Civile.
Un problema che interessa quasi tutte le realtà dell’area messinese, dalla zona jonica alla tirrenica, di cui si è fatto in qualche modo portavoce il primo cittadino del centro nebroideo, Vincenzo Crisà, ma che da tempo i sindaci denunciano singolarmente, chiedendo l’aiuto degli uffici regionali per degli interventi strutturali urgenti.
“La gravità della situazione assume carattere di allarme sociale in quanto le già esigue risorse idriche sono distribuite su reti acquedottistiche vetuste, risalenti agli anni ’50-‘60 dello scorso secolo. Le consistenti perdite di carico determinano la dispersione della poca acqua disponibile e a ben poco valgono le pur attenti misure di razionalizzazione e di sensibilizzazione dei cittadini sul corretto uso dell’acqua” scrivono i sindaci i quali rivolgono “un forte appello affinché possano essere oggetto di attenzione i necessari interventi di ammodernamento e adeguamento strutturale sia delle reti dei civici acquedotti, dei sistemi di accumulo e di gestione, nonché di adeguamento delle opere di captazione e prelevamento delle risorse idriche”.