Gli amministratori di condominio: "Dialoghiamo". Ma pronti per ricorso al Tar

Gli amministratori di condominio: “Dialoghiamo”. Ma pronti per ricorso al Tar

Francesca Stornante

Gli amministratori di condominio: “Dialoghiamo”. Ma pronti per ricorso al Tar

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venerdì 07 Giugno 2019 - 18:37

Gli amministratori di condominio vogliono proporre soluzioni ma sono pronti a tutte le battaglie. La raccolta porta a porta crea non pochi problemi ancora prima di partire.

Si erano riuniti per provare a superare insieme tutti i problemi esplosi in queste settimane. Una cinquantina di amministratori di condominio oggi si sono dati appuntamento alla Camera di Commercio per discutere le tante criticità emerse dopo la famosa ordinanza per la raccolta porta a porta. Senza sigle o associazioni di riferimento promotrici, hanno deciso di mettere insieme le loro voci che fino ad oggi sono rimaste inascoltate da sindaco e amministrazione comunale.

E mentre discutevano…


E proprio mentre parlavano tra loro, è arrivata la notizia dell’avviso firmato oggi da De Luca e dall’assessore Musolino che concede solo 5 giorni per fare quello che è stato deciso nell’ordinanza che continuano a contestare. Inevitabili le reazioni fortissime. Perché se da un lato ci sono la voglia e la consapevolezza di collaborare, dall’altro ci sono degli ostacoli che ritengono insormontabili. E di certo non potevano gradire l’ulteriore avviso di oggi, che non solo li obbliga ad adeguarsi all’ordinanza entro 5 giorni ma annuncia contestazioni per chi non lo farà.

Responsabilità

Una situazione che non vogliono accettare senza battere ciglio. Perché vogliono far capire al sindaco, all’amministrazione e a MessinaServizi che loro sono pronti a fare la propria parte, ma non possono sobbarcarsi responsabilità che non possono essere scaricate sulle spalle degli amministratori di condominio.

Dialogo e ricorso al Tar

Sono pronti al dialogo e a confrontarsi con l’assessore Dafne Musolino, alla quale chiederanno un incontro a strettissimo giro. Per portare sul tavolo problemi e possibili soluzioni. Partendo da una certezza: il porta a porta rischia di naufragare prima di iniziare se si basa tutto su quell’ordinanza così com’è stata concepita.

Sono pronti però anche a ricorrere alle vie legali: daranno mandato ad un avvocato per presentare ricorso al Tar contro l’ordinanza, ritenuta illegittima in alcuni punti fondamentali.

«Siamo tutti d’accordo con la differenziata, capiamo la fretta dell’amministrazione di scaricare le responsabilità sugli amministratori, ma i diktat che ci hanno imposto dovranno essere smussati» ha detto Ugo Napoli che ha moderato l’incontro. 

Su questo aspetto vogliono ribadirlo a chiare lettere: sono favorevoli al porta a porta e pronti a collaborare. Ma non possono essere loro gli unici interlocutori tra MessinaServizi e una platea di utenze che conta migliaia di famiglie e centinaia di palazzi con tante problematiche diverse.

Più spese per i cittadini

Un messaggio lo mandano anche ai cittadini: «Se resterà tutto così come è stato previsto in quell’ordinanza i cittadini avranno di sicuro un aumento delle spese condominiali». Spese che potrebbero riguardare servizi in più da pagare alle imprese di pulizie per esempio per portare ogni giorno i carrellati fuori dai cancelli o per far accedere il personale di MessinaServizi, costi in più per eventuali sistemi di controllo da istituire laddove sarà difficile mettere i carrellati in spazi chiusi e protetti, costi in più in caso di eventuali multe perché il sistema prevede sanzioni pecuniarie per tutti i condomini se si trovano delle irregolarità nel modo in cui viene effettuato il porta a porta.

Palazzi senza spazi

Poi è stato ribadito il problema dei tanti palazzi che non hanno spazi adeguati per tenere i carrellati. In questo caso la soluzione prospettata da Daniele Zuccarello potrebbe essere quella di individuare delle zone in cui creare dei piccoli centri ecologici con i cassonetti differenziati per esempio in centro città, dove i condomini non hanno cortili o pertinenze adeguate. Insomma, pensare ad una differenziazione del porta a porta in base alla natura diversa delle zone della città e delle relative esigenze.

Hanno le idee molto chiare e dopo l’ultimo “avviso” sono anche pronti a dare battaglia, se sarà necessario. Perché credono nella differenziata ma credono anche che bisogna organizzare le cose in modo funzionale e dicono chiaramente che non possono essere gli amministratori di condominio a sopperire alle carenze di MessinaServizi.

Già lunedì si incontreranno di nuovo. Chiederanno al consiglio comunale di essere ascoltati, visto che l’aula in questi giorni ha rinviato la discussione sul nuovo regolamento sui rifiuti per approfondire alcuni aspetti, compreso quello che riguarda i condomini. E chiederanno all’amministrazione di non ignorarli come ha fatto in questi mesi.

Francesca Stornante

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4 commenti

  1. SERGIO INDELICATO 7 Giugno 2019 20:41

    Il problema della raccolta differenziata , oltre ai problemi evidenziati dall’articolo, deriva principalmente da un aspetto non considerato da nessuno, ovvero il tipo di cibo che noi italiani consumiamo . La varietà e , sopra tutto, la quantità , fa si che la raccolta diventi complessa e difficile nella gestione. Altra cosa è , per esempio, in Germania, dove non si vedono ne cassonetti ne tanto meno camion per la raccolta , se non ogni 15 gg. per il fatto che i tedeschi, oltre ad essere organizzati con particolari cassonetti posti all’interno dei condominii che schiacciano la spazzatura, acquistano ogni giorno lo stretto necessario , riducendo la quantità di spazzatura al minimo. Stessa cosa dicasi in tantissimi altri stati .

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  2. Già l’ho scritto, adesso lo ribadisco. È tutto ideato per scaricare la responsabilità dell’inevitabile fallimento, già concretizzatosi perché domani è 8 giugno, sugli amministratori di condominio. Questa gestione furbesca è diventata la norma per un’amministrazione incapace ed inadeguata in tutte le sue componenti. L’importante è poter dire: se gli amministratori di condominio avessero collaborato la differenziata sarebbe decollata. Ricordate la dichiarazione di emergenza per lo sbaraccamento??
    Vergogna!!

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  3. Chiedere alle altre amministrazioni solo a Messina non si fa la differenziata come hanno fatto gli altri comuni ?

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  4. Come sempre a Messina, e così come in Italia si chiede sempre ai cittadini di ottemperare dettando degli ultimatum, ma di contro di servizi dati alla popolazione, vedi strade da quinto mondo verde non curato, erba alta dappertutto, di questo il Comune no ne parla.

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